Corsa al museo: intesa Mibact-Amei per valorizzare i siti ecclesiastici. Super-direttori dall’estero anche in Curia?

biography-subimage1-2 biography-subimage2-1Mai più senza museo. Dopo il boom di visite nelle strutture pubbliche scendono in campo anche i siti ecclestiastici riuniti nell’Associazione Amei, guidata Domenica Primerano. L’Associazione Musei Ecclesiastici Italiani (AMEI) e il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo – si legge nella nota Mibact- , alla presenza del Ministro Dario Franceschini, firmano un accordo di collaborazione che sigla l’atteso riconoscimento dei musei ecclesiastici come specifica categoria e ne attesta il ruolo in ambito sociale e culturale. L’accordo è finalizzato al miglioramento della fruizione e della gestione dei Musei ecclesiastici italiani in ottemperanza alla loro missione, al potenziamento della loro rete, nonché alla loro promozione, valorizzazione e integrazione nel sistema museale nazionale.

Una  domanda viene spontanea? Deregulation e superdirettori dall’estero anche per i musei ecclesiatici? A guardare l’esperienza di Firenze con lo spettacolare sito museale dedicato al Duomo e la storia di Mons. Timothy Verdon (nella foto) direi: ben venga.