Luxury hotels: tra Beachcomber e Accor confronto aperto sulle Seychelles dopo il Marocco

Tra gli addetti ai lavori – molti italiani – sono sempre più insistenti le domande sullo scenario degli hotel di lusso. L’accordo di management tra Beachcomber e Fairmont-Accor per il Royal Palm di Marrakech viene dato come il possibile primo passo di un programma più esteso. La catena di resort di Mauritius che fa capo alla holding NMHL siglerà qualche nuovo accordo con il gigante francese a forte vocazione globale? Accor del resto con la divisione lusso frutto dell’operazione Fairmont-Raffles non ha mistero di essere a caccia di opportunità e di guardare all’Africa e all’Oriente. Rumors su rumors, ma conferme ufficiali non ce ne sono. L’ultimo gossip riguarda le Seychelles dove Accor vorrebbe crescere e dove Beachcomber ha un resort (nella foto), il Saint Anne, un’isola naturalistica nell’arcipelago. La chiusura temporanea del resort da settembre a febbraio 2018 ha rinfocolato le domande dei sedicenti bene informati: forse si profila un accordo  tra Beachcomber – che ricorda sempre l’obiettivo di gestione dell’equilibrio finanziario come in cima all’agenda – e Accor, attraverso Fairmont o Raffles? Come detto di ufficiale non c’è nulla, ma i recenti accordi tra Accor e Banyan  Tree nei resort lusso e natura lasciano intravvedere sviluppi anche a medio e lungo termine. E se fossero le prove generali di un accordo più ampio tra Accor e Beachcomber? L’anima francese di Mauritius? Beachcomber ha un piedino anche in Francia, con un resort neall’area di Sfoia Antipolis. Ma il core business resta Mautitius dove gioca un ruolo chiave nella vita economica e sociale. Di sicuro nei prossimi mesi qualche sviluppo ci sarà?