Food tourism: dai ristoranti Pacifico alla bibita Holy, cresce l’interesse gourmet tra i Marzotto

A breve il wellness drink Holy sarà in distribuzione in 3mila punti vendita in 12 città italiane cui seguiranno, nel corso dell’anno, le altre principali realtà. Inizialmente la distribuzione sarà nel circuito bar. Sempre nel corso del 2018 ci sarà un’analoga distribuzione a Londra e successivamente nel corso dell’anno nei Paesi scandinavi. È stato poi varato – si legge in una nota – un maxipiano pubblicitario da 3 milioni affidato per l’Italia all’agenzia AKQA e per l’estero alla newyorkese Star Works. Holy è un soft drink gassato totalmente votato al benessere – come descritto dai promotori -, ricco di vitamine, minerali ed estratti di piante, senza zucchero, senza grassi con 3 calorie, ideale – si fa presente – per lo sport e come integrazione di uno stile di vita sano. Il drink è stato progettato  un paio di anni fa da due fratelli figli di imprenditori di Carrara, Jacopo e Leonardo Signani, insieme con un amico dei tempi milanesi dell’università, Leonardo Presti. Da allora a oggi i primi due hanno conquistato notorietà aprendo a Milano (e poi anche a Roma) un ristorante di cucina peruviana gourmet – Pacifico -. Proprio in questa iniziativa c’era già un collegamento tra i due fratelli Signani e la famiglia Marzotto (nel settore è presente con il gruppo Santa Margherita vini). Terzo socio di Pacifico è infatti Guillaume Desforges, nipote di Paolo Marzotto. Tutti e tre fanno parte del nuovo consiglio di amministrazione e ricoprono incarichi operativi: Jacopo Signani ha la responsabilità del branding, Leonardo Signani è Chief operating officer, Guillaume Desforges guida lo sviluppo estero. Leonardo Presti, l’amico co-fondatore, si occupa invece di eventi e sponsorizzazioni. Da ultimo sono entrati a far parte del Cda Vinay Kapoor, ex Coca cola e Ceo di Illy issimo e Gianfranco Marin come direttore commerciale, ex direttore commerciale di Gatorade e Red Bull Italia. “L’obiettivo – dichiarano Jacopo, Leonardo e Guillaume – è di arrivare già a fine 2018, nei primi dieci mesi, a 3,5 milioni di euro di fatturato”.