In arrivo 150 milioni per imprese culturali ma è nuova bufera giudiziaria sugli Scavi di Pompei per rischio mafia

L’Italia punta su turismo e cultura. Dopo il maxi-stanziamento Cipe da un miliardo arriva il fondo per le imprese culturali. Il premier Renzi ha annunciato che entro l’estate sarà firmato il decreto per assegnare 150 milioni a progetti di investimento «dal basso» sulla cultura.«L’Italia – dice il premier – sta molto investendo sulla cultura, finalmente. Pompei, Brera, Uffizi, Caserta, Tremiti, Roma, Porto di Trieste, Torino, Capodimonte, San Luca a Bologna, Ventotene. Potrei continuare a lungo. Finalmente abbiamo cambiato registro: altro che “con la cultura non si mangia”. É uno dei segnali di novità più netti degli ultimi anni. Lo facciamo innanzitutto perché gli italiani tornino a essere orgogliosi della propria storia. E di conseguenza a voler bene al proprio futuro. Ma pensiamo anche che non siano sufficienti i grandi musei o i grandi progetti». Una commissione ad hoc valuterà i progetti. Resta però problematico il fronte degli Scavi di Pompei, che sabato accoglieranno il presidente  Sergio Mattarella e il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini per la mostra dell’artista franco-polacco Igor Mitoraj.  Come riferisce l’Askanews, c’è stata una acquisizione di atti presso gli uffici della Soprintendenza di Pompei da parte del personale della Dia di Napoli. Gli uomini della Direzione investigativa antimafia partenopea hanno effettuato il blitz due giorni fa, il 10 maggio, su mandato della procura di Torre Annunziata. La documentazione acquisita si riferisce alla gara per il restauro della Domus del Marinaio. Sarebbero emersi, infatti, dei ritardi circa i lavori presso la casa che insiste nella Regio VII insula 15, inserita nel Grande Progetto Pompei. Il cantiere è stato avviato nel 2013 e le opere avrebbero dovuto avere fine, secondo quanto emerge dal sito della Soprintendenza, nel febbraio 2015. I. Tra gli obiettivi dell’indagine la verifica di eventuali infiltrazioni di società o persone ritenute legate a cosche mafiose o camorristiche.