Luxury shopping tourism: da Tiffany un segnale forte per Milano e l’Italia

Un segnale forte quello di Tiffany, icona mondiale della gioielleria, che ha aperto ieri il terzo negozio a Milano. Un segnale forte per il capoluogo lombardo, che ha ospitato uno splendido opening party nel nuovo negozio che si trova in Piazza del Duomo. Un segnale forte per l’intera Italia, che dovrebbe assecondare e stimolare gli investimenti delle multinazionali di fascia alta. La Confesercenti, dal canto suo, sottolinea che in Lombardia il turismo straniero ha sorpassato quello nazionale. Si contano oltre 15 milioni di arrivi l’anno e per quest’estate Milano è piena di visitatori. Global Blue, società internazionale di tax free shopping,  fa sapere che il fascino dello shopping nelle vie del Quadrilatero è intramontabile e che Milano continua a essere meta dei viaggi dei turisti internazionali, che rappresentano un’opportunità preziosa per lo sviluppo dell’economia e del turismo locale. Negli ultimi dieci anni l’andamento del tax free è sempre stato positivo e, a partire dal 2010, il capoluogo lombardo ha visto un incremento dei turisti cinesi, che nel biennio 2015-2016, sono arrivati ad essere la prima nazionalità in città. Dal 2006 a oggi, invece, i Russi e gli Americani, seppur con andamenti altalenanti, hanno mantenuto una presenza costante in Italia. I dati Global Blue evidenziano un primo semestre positivo per il settore del Tax Free con vendite in aumento dell’11% sul 2016 sia a Milano sia in Italia e scontrino medio sostanzialmente invariato: 1.029 euro a Milano e 768 euro in Italia. Da gennaio a giugno le vendite tax free sono state trainate principalmente dai turisti russi con percentuali in aumento del 30% a Milano e del 38% in Italia rispetto al primo semestre 2016. In leggera flessione il loro budget medio di spesa: – 3% sia nella città del Duomo (922 euro) sia nel Bel Paese (664 euro). Bene lo shopping dei cinesi, che, con un peso del 33% a Milano e del 30% in Italia, si confermano la nazionalità principale in fatto di tax free. I loro acquisti, rispetto ai medesimi sei mesi dello scorso anno, hanno registrato un +16% a Milano e un + 13% in Italia con un scontrino medio a +4% (1.275 euro) nel Capoluogo lombardo e +6% nello Stivale (959 euro). Trend positivo anche per gli Americani: acquisti, che rispetto al 2016, incrementano del 16% a Milano e del 12% in Italia con una disponibilità di spesa, che, sul 2016, resta invariata a Milano (1.102 euro) e è invece in leggero aumento in Italia: +2% (918 euro).

Negli ultimi dieci anni Milano è stata la meta di viaggio dei turisti cinesi russi e americani, tendenza confermata anche nel trimestre aprile-giugno, che ha visto protagoniste le medesime nazionalità.  In questi tre mesi le vendite tax free hanno fatto segnare percentuali in crescita: +9% a Milano e +8% in Italia con scontrino medio invariato: 1.044 euro (+1%) nel capoluogo lombardo e 777 euro (+2%) nel Bel Paese. Fra aprile e giugno lo shopping è stato trainato dagli acquisti dei viaggiatori russi (+22% a Milano e +27% in Italia), cinesi (+18% a Milano e +12% in Italia) e americani (+16% a Milano e +9% in Italia). Calano, invece, gli acquisti degli Arabi (-10% a Milano e -8% in Italia). In termini di budget di spesa sono stati i viaggiatori cinesi ad aver incrementato maggiormente il loro scontrino medio: +5% a Milano (1.273 euro) e +8% nel Bel Paese (955 euro). Milano si conferma la “capitale” dove acquistare il capo di abbigliamento più trendy del momento, la categoria merceologica “Moda&Accessori” ha segnato nel trimestre di riferimento un +9% sul 2016 con una spesa media pari a 1.044 euro.  Dai dati Global Blue emerge che il 56% dello shopping del capoluogo lombardo viene realizzato nella “Quadrilatero”, dove le vendite tax free hanno segnato un +8% sul medesimo trimestre del 2016 con uno scontrino medio importante pari a 1.394 euro (+4%). La via prediletta è stata Via Montenapoleone con acquisti che hanno registrato un +13% e uno scontrino medio pari a 1.810 euro (+4%). Fra le vie principali della città hanno acquistato soprattutto i turisti cinesi (+20%) seguiti dai russi (+18%) e americani (+16%).