Coldiretti: sei milioni di turisti nelle aree del terremoto

Circa sei milioni di italiani hanno deciso di fare visita alle aree colpite dal terremoto durante le vacanze estive, secondo un’ indagine Coldiretti/Ixe diffusa in occasione dell’incontro con centinaia di agricoltori nel Comune di Amatrice (Rieti) per fare un bilancio sulla situazione nelle campagne e sulla ricostruzione e rilanciata dall’Ansa. “A undici mesi
di distanza dalle prime scosse emerge – osserva l’organizzazione agricola – una decisa volontà di sostegno da parte degli italiani verso i territori devastati dal sisma”.  Il 32% dei turisti – secondo i dati Coldiretti – ha scelto di rimanere per 1 o 2 giorni, il 27% per 3 o 4 giorni, il 14% per 5 o 6 giorni, il 16% per una settimana o più, mentre l’11% senza pernottare.  “La situazione resta pero’ difficile – osserva Coldiretti – con le presenze che sono ben al di sotto degli anni precedenti il sisma. A pesare è l’abbandono forzato delle popolazioni, trasferite sulla costa che ha fatto venir meno la clientela, mettendo in grave difficoltà le aziende agricole che non hanno più un mercato locale per i propri prodotti. La ripresa dell’offerta turistica delle zone terremotate che fonda il suo successo sulle sinergie tra cultura, ambiente e qualità alimentare è importante per le campagne”.  “Il ritorno dei turisti italiani e stranieri è essenziale per chi come gli agricoltori è rimasto a presidiare queste terre
ferite”, afferma il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo. Sono 292mila ettari i terreni agricoli coltivati nei 131 comuni terremotati di Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo,
soprattutto a seminativi e prati e pascoli, da imprese per la quasi totalità a gestione familiare (96,5%). Significativa la presenza di allevamenti con quasi 65 mila bovini, 40mila pecore
11mila maiali dai quali scaturisce un fiorente indotto agroindustriale.