Verona laboratorio di vino e cultura: Allegrini, Manfredi e L’Arena

Verona città laboratorio di vino e cultura nei giorni del Vinitaly. Di recente Marilisa Allegrini (a sinistra nella foto con Valerio Massimo Manfredi), che guida uno dei gruppi più prestigiosi nel mondo del vino, è entrata nel Consiglio di indirizzo della Fondazione Arena impegnata nel rilancio di uno dei siti culturali più noti al mondo. Al tempo stesso, in occasione di Vinitaly a Verona, Allegrini ha presentato il volume di uno degli scrittori italiani più noti: Valerio Massimo Manfredi e una nuova etichetta d’artista.

Di seguito la nota che illustra le iniziative.

Un libro per il Vinitaly 2018. Valerio Massimo Manfredi, autore che ha venduto 15 milioni di copie nel mondo, lo ha scritto in esclusiva per la cantina Allegrini, ambientandolo a Villa Della Torre, sede di rappresentanza dell’azienda. Manfredi ha presentato il racconto “Amoris Potio” a Verona, in occasione dell’inaugurazione della Fiera. La vicenda si svolge a cavallo tra i nostri giorni e il Rinascimento a Fumane di Valpolicella (in provincia di Verona), in un susseguirsi di emozioni tra indagine storica e vena fantastica. «Quando ho visitato Villa Della Torre – spiega Manfredi, autore di romanzi storici di successo internazionale come Aléxandros, L’ultima legione, Il Tiranno, Teutoburgo – la storia è nata da sola. Si tratta di un monumento così ricco di suggestioni, popolato anche di mostri e demoni, ma in cui prevale l’armonia, l’elemento solare, incoronato dai vigneti della Valpolicella. Il libro – anticipa Manfredi – narra di una dimora abbandonata e di un gruppo di ragazzi che parte alla sua scoperta, cercando di svelarne il mistero. Sullo sfondo, un vino miracoloso: amoris potio». «Il legame tra vino e cultura è un elemento ricorrente della filosofia di Allegrini – racconta Marilisa Allegrini, presidente dell’azienda – che ha dedicato al libro anche la nuova etichetta limited edition de La Grola, affidata per la nuova annata, la 2015, all’artista Leonardo Ulian. Un libro e un vino vanno assaporati con la necessaria lentezza, mantengono nel tempo il loro fascino, talvolta lo accrescono, hanno bisogno dell’emotività umana per essere giudicati ed interpretati».