Positivo l’avvio della stagione musicale all’Arena di Verona. Le prime cinque serate del 94/o Opera Festival – si legge in una nota Ansa -hanno registrato un incremento di vendite superiori del
6,3 % rispetto ai medesimi dati del 2015 con un incasso di 3,4 milioni di euro, a conferma della positiva risposta del pubblico nei confronti dell’offerta artistica della Fondazione Arena. Le prime due rappresentazioni di Carmen, serata inaugurale, e Aida, erano pressoché esaurite in tutti i settori. In cartellone per questa settimana La Traviata, Carmen e Aida, tra i titoli più amati dal pubblico proposti negli allestimenti più spettacolari e divenuti ormai inscindibili dal palcoscenico areniano. Grande soddisfazione per l’andamento positivo è stata espressa dal Commissario straordinario Carlo Fuortes: “I dati finora raccolti sono un ottimo punto d’avvio per il rilancio della Fondazione Arena; l’impegno di tutte le parti del Teatro sta dando risultati che fanno ben sperare per il prosieguo della stagione lirica”. Il ministro Dario Franceschini ha sottolineato che “i fatti e i numeri dimostrano l’ottimo lavoro del commissario Carlo Fuortes, che al momento del suo insediamento ha ricevuto due obiettivi: salvare la stagione dell’Arena di Verona e evitare il fallimento della Fondazione. I dati di oggi confermano che il primo obiettivo è stato pienamente conseguito e che anche il secondo potrebbe essere raggiunto a breve. La determinazione e la professionalità con cui Fuortes sta operando nel risanamento di questa importante istituzione, del resto, fanno ben sperare anche per il proseguimento del percorso di risanamento dell’Arena di Verona”. Il sindaco di Verona Flavio Tosi precisa: una volta terminato il commissariamento deciso dal ministro della cultura Dario Franceschini, la Fondazione Arena di Verona tornerà alla gestione ordinaria con la nomina del nuovo Consiglio di indirizzo e del sovrintendente – si legge in una nota Dire -. Sarà poi Franceschini, se lo riterrà opportuno, a introdurre un disegno di legge per riformare le Fondazioni lirico-sinfoniche per prevedere una gestione più manageriale e privatistica.