Sarà ricordata come la Ryder Cup 2022 (nella foto Ansa – Riccardo Antimiani) della discordia? L’evento sportivo che dovrebbe proiettare Roma nell’Olimpo di uno degli sport più affascinati e ricchi del mondo – alimenta un flusso turistico di milioni di appassionati e giocatori molto facoltosi, oltre a imponenti investimenti nell’ambiente e nell’immobiliare – si sta rivelando in questi giorni campo di battaglia per polemiche incrociate sui fondi.
Radiocor sul voto – Via libera della commissione Finanze del Senato all’emendamento Turano sul credito sportivo e la garanzia fino a 97 milioni per la Ryder Cup 2022. Al voto non hanno partecipato i tre senatori della minoranza Dem, Cecilia Guerra, Federico Fornaro e Lucrezia Ricchiuti. La senatrice Guerra ha riferito di avere chiesto al Governo di rimettersi alla Commissione in modo da poter lasciare ‘libertà di voto’ ma senza esito. Fornaro riferisce di aver preannunciato il voto contrario in Aula. In apertura dei lavori dell’Assemblea, il senatore della Lega, Stefano Candiani, ha protestato chiedendo al presidente del Senato, Pietro Grasso, di essere “garante dei cittadini” sulla ammissibilità della proposta e di “intervenire in maniera ferma”. Grasso “ero già informato di quello che lei ha voluto dire all’Aula” pur rilevando che “non è un intervento che riguarda l’ordine di questi lavori” di Aula.
L’Unione nazionale consumatori – La commissione Finanze del Senato ha permesso al Credito sportivo di concedere la garanzia per 97 milioni alla Ryder Cup di golf, che sarà ospitata dall’Italia nel 2022. “E’ vergognoso che in un Paese in cui si è raggiunto il primato di poveri, 4,6 milioni di poveri assoluti, per i quali il Fondo per la lotta alla povertà è stato incrementato nell’ultima Legge di Bilancio di appena 150 milioni, quando lo stesso ministro Poletti ne aveva chiesti almeno 500, si diano garanzie per 97 milioni per l’organizzazione di un evento sportivo, per quanto prestigioso. Evidentemente non si comprende quali sono le priorità di questo Paese” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. L’associazione ricorda che questa spesa era già prevista nell’ultima Legge di Bilancio, una legge nella quale ci sono ben 120 interventi di spesa. Un comma su cinque prevede un impegno per le casse dello Stato: dagli 83 milioni per le ciclovie turistiche ai 20 milioni di euro all’anno per le finali di coppa del mondo di Sci del 2020, dai 3 milioni per la biodiversità marina ai 2 mln all’anno per il fondo per le rievocazioni storiche, dai 20 mln per la promozione della lingua italiana all’estero (30 mln nel 2018 e 50 nel 2019) ai 4 mln all’anno per gli enti gestori di corsi di lingua all’estero. In totale un miliardo e mezzo (1,513 mln) nel solo 2017 per fondi ad hoc, che salgono a 1 mld e 689 nel 2018 e a 1 mld e 886 nel 2019.
La nota Dire con Malagò (Coni) – “Non rispondiamo a queste polemiche. Detto questo, con tutto il rispetto, la Ryder Cup è stata assegnata oltre un anno fa: è una manifestazione i cui numeri portano valore aggiunto, redditi, ricavi importanti non solo al golf ma a tutto il sistema della citta’ di Roma grazie ai flussi di pubblico con un target molto alto. Basta vedere i confronti con le ultime edizioni. Non aggiungo altro”. Cosi’ il presidente del Coni, Giovanni Malago’, a chi gli chiedeva di commentare il post sul blog di Beppe Grillo sulle garanzie di 97 milioni di euro per lo svolgimento della manifestazione di golf, in programma a Roma nel 2022. Sull’organo di comunicazione del M5S si fa anche riferimento alle garanzie economiche come strumento per la rielezione di Malago’ alla guida del Coni, le cui votazioni sono in programma il prossimo maggio. “L’unica cosa che voglio sottolineare- spiega il numero uno dello sport sorridendo- e’ che chi conosce bene la realta’ della politica dello sport, sa che noi come Coni non c’entriamo niente e non abbiamo questi strumenti finanziari, e’ il Governo che li da’. E francamente, dire che il governo da’ i soldi alla Ryder Cup perche’ cosi’ Chimenti (presidente della Federgolf e di Coni Servizi, ndr) e’ vicino elettoralmente a Malago’, insomma… Credo conosciate bene i rapporti tra me e Franco”.
Cup di golf, che sarà ospitata dall’Italia nel 2022. L’emendamento ieri sera è stato accantonato “dopo che ho
preannunciato che non avrei partecipato al voto e, in Aula, avrei votato contro” dice Federico Fornaro, spiegando che la
posizione è stata condivisa anche da altre due senatrici della minoranza Pd, Lucrezia Ricchiuti e Cecilia Guerra. A esprimere
riserve anche Luigi Marino (Ap) e, riferisce ancora Fornaro, anche Luis Alberto Orellana (Aut).
“Non sono contro il golf” ma la proposta “è palesemente non coerente” con il decreto, osserva Fornaro. Per Guerra “non si
capisce il senso di una forzatura con un elemento divisivo in un contesto in cui invece la Commissione sta cercando di lavorare
nel modo il più possibile condiviso”.