La Sicilia è terra originaria, di esperienza di vita e di sapori, di microclima e biodiversità. Vino, cultura, territorio, umanità, arte, viaggio: una sitensi straordinaria per la conoscenza e la valorizzazione dell’Italia che ha trovato una sintesi virtuosa nel Premio che il Consorzio del Gavi ha voluto istituire da qualche anno e che costituisce un evento laboratorio per il confronto sulle esperienze più avanzate di enoturismo in Italia e in Europa. Una iniziativa meritoria di riflessione condivisa su una delle sperimenterò più qualificanti per quell’italian lifestyle che detta temi, tempi e modi delle eccellenze del Paese. Premio a Planeta (nella foto un momento di uno degli eventi più country-glamour organizzati dalla casa vinicola siciliana) come riconoscimento ad un’offerta enoculturale e turistica all’avanguardia. Menzioni assai significative per Lungarotti e per il Consorzio del Prosecco superiore Conegliano Valdobbiadene.
Di seguito la nota ufficiale del Premio.
Il Premio Gavi LA BUONA ITALIA – alla sua terza edizione – è stato consegnato al Forte di Gavi a Francesca Planeta di Planeta Vini, in particolare per il Progetto PLANETA VIS 7, Viaggio in Sicilia, The Ambassador experience.
In PLANETA VIS i partecipanti sono accompagnati attraverso sei tappe nel “ continente” del Vino siciliano a conoscere i grandi vitigni autoctoni dell’Isola, i vini, il terroir. L’obiettivo è creare ambasciatori verso il mondo delle magiche atmosfere siciliane.
Due Menzioni Speciali
Oltre a Planeta, sono state premiate altre due importanti realtà italiane che hanno scelto e ottimamente interpretato l’integrazione tra Accoglienza, Cultura, Vino.
La Fondazione Lungarotti con i Musei MUVIT e MOO, rispettivamente del vino e dell’olio, dimostra l’impegno quotidiano alla divulgazione, al recupero, alla promozione della viticoltura e dell’olivicoltura, fulcro dell’economia rurale, locale e nazionale italiana, con visite guidate, percorsi didattici, ristorazione e pernottamento.
La seconda Menzione speciale è andata al Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg per l’azione intrapresa a favore della promozione del territorio, tra cui la candidatura UNESCO e i restauri di quattro opere,
ora accessibili al pubblico, in occasione della mostra ‘Bellini e i belliniani’, Unanalogia con l’arte che viene da un territorio, quello di Conegliano Valdobbiadene, che si sente “culla naturale dell’arte italiana di fare spumante dove da secoli si
produce, grazie alla viticoltura fatta a mano lungo in pendii ripidissimi, il Prosecco Superiore DOCG” Maurizio Montobbio, presidente del Consorzio Tutela Del Gavi, commenta: “Quando ci siamo immaginati Il Premio Gavi LA BUONA ITALIA nel 2015 volevamo fosse il riconoscimento per chi diffonde la qualità del nostro Paese. Come Consorzio Tutela del Gavi siamo i primi a credere nella Filiera della Bellezza. I territori devono fare però rete e organizzare una cabina di regia con più soggetti istituzionali e privati insieme
per l’attuazione di un disegno comune e strategico, per sfruttare al massimo la grande opportunità che ci è data dalla convergenza di eccellenze culturali, enogastronomiche e offerta turistica, di cui tutti siamo depositari in Italia.
Una grande opportunità che è ampiamente indagata nel Rapporto Nazionale (WINE + FOOD + ARTS) x TOURISM = LA BUONA ITALIA, a cura del Consorzio Tutela del Gavi in collaborazione con il Dipartimento di Economia dell’Università dell’Insubria.
Il Rapporto promosso dal Laboratorio Gavi nel 2016 mostrava che gli investimenti in Arte e Cultura sono scelte anche strategiche e di lungo periodo affrontate con soddisfazione da un numero crescente di Aziende alimentari, Cantine vinicole e Consorzi.
Il Rapporto di quest’anno aggiunge a questo scenario una ‘Terza Dimensione’, quella turistica, illustrando come il calice di vino è sempre più generatore di indotto e valore
economico e sociale per il Territorio di appartenenza, producendo anche nuove professioni e professionalità, in una logica di ‘distretto’. Quelli enogastronomici sono
stabilmente motore della rinascita dei distretti italiani: tra i migliori 15 distretti territoriali, ve ne sono ben 6 appartenenti al settore alimentare ed enologico, guidati in questa speciale classifica, redatta da Intesa Sanpaolo, dal Distretto del Prosecco
di Conegliano-Valdobbiadene
Dice Roberta Pezzetti dal Dipartimento di Economia, Università dell’insubria, coordinatrice della Mappatura e coautrice del Rapporto con Enrica Pavione: “Le aziende del Vino e del Cibo sono driver di crescita e di attrattività dei ‘territori lenti’, dotati di un patrimonio unico sedimentato nel tempo di risorse (materiali e
immateriali) di eccellenza, di competenze e di relazioni tra attori fondate sulla fiducia e su un profondo senso di identità in cui la comunità locale si riconosce. Si tratta di sviluppo territoriale fondato proprio sulla “lentezza” del modello di crescita, ove tale
accezione non fa riferimento a situazioni di arretratezza socio-economica quanto piuttosto alla presenza di eccellenze diffuse che ciascun tessuto enogastronomico
ha saputo nel tempo costruire e preservare, spesso non replicabili altrove, e capaci di guidarne lo sviluppo nel lungo termine”