Il sistema Franciacorta, bollicine metodo classico, guarda con interesse crescente ai mercati esteri e all’enoturismo. In questi giorni il top management della Barone Pizzini, azienda storica bio (fondata nel 1870), è sulla Costa est americana, tra New York e New Jersey, per una serie di incontri e presentazioni con soggetti di riferimento del calibro di The Winebow Group, distributore un po’ in tutti gli Stati Usa, e di Sherry Lehmann Wine & Spirits, storico punto di riferimento internazionale per vini nel cuore di Manhattan. Cene, presentazioni, incontri tra cui al Museo Morris di Morristown (Nj). Un momento di vetrina importante per Franciacorta (Brescia) e Barone Pizzini, nel grande mercato del vino italiano e nella culla dei wine lovers. Barone Pizzini è una delle aziende vitivinicole più antiche della Franciacorta, ed è stata anche la prima azienda a produrre Franciacorta da viticoltura biologica certificata. In Franciacorta i vigneti della Barone Pizzini si estendono su 47 ettari divisi in 25 particelle, dislocati nel territorio dei comuni di Provaglio d’Iseo, Corte Franca, Adro e Passirano. La tenuta Pievalta nelle Marche si estende su 26 ettari di proprietà nel cuore dei Castelli di Jesi, dedicata alla valorizzazione del Verdicchio attraverso l’agricoltura biodinamica. La tenuta dei Poderi di Ghiaccioforte a Scansano, in Maremma, si sviluppa su 13 ettari di proprietà dove il Sangiovese è il vitigno principe. Nei 90 ettari gestiti complessivamente, vengono prodotte circa 500mila bottiglie: 300mila in Franciacorta di cui due terzi di Franciacorta Docg, 80mila in Toscana e 120mila nelle Marche. I principali mercati sono: Italia, Usa, Giappone, Gran Bretagna, Svizzera. Il fatturato 2016 è stato di 5,2 milioni.