M5S apripista del confronto politico-economico sul turismo, settore ignorato dai partiti

Il confronto politico va verso la tornata elettorale, a breve il giudizio del popolo italiano. L’M5S ha acceso i riflettori sul turismo, con un obiettivo chiaro: portare il settore da 10 al 15% del Pil, come ha ricordato Mattia Fantinati al convegno di Milano svoltosi oggi. Un segnale importante su un settore a partecipazione diffusa ma che richiede coordinamento, politiche nazionali e promozione degli investimenti. Otto i punti che – come sottolineato anche da Luigi Di Maio – sono i cardini della proposta politica M5S.

  1. TURISMO: NON SOLO CULTURA. CREAZIONE DEL MINISTERO DEL TURISMO AUTONOMO E CON

PORTAFOGLIO.

2. UN PAESE UNICO PERCHÉ RICCO DI MIGLIAIA DI DIVERSITÀ: IL TURISMO DEVE RITORNARE

MATERIA CONCORRENTE CON LE REGIONI.

3. TURISMO E TASSE: SEMPLIFICAZIONE, RIMODULAZIONE DELLE TASSE: SOGGIORNO, TARI, IMU,

SEMPLIFICAZIONE, TAX FREE.

4. TURISMO SOSTENIBILE: PROMOZIONE E DEFISCALIZZAZIONE PER LE ATTIVITÀ CHE TRASFORMANO

IL TURISMO DI MASSA IN TURISMO SOSTENIBILE DESTAGIONALIZZANDO E ALLUNGANDONE LA

PERMANENZA DEL TURISTA.

5. TURISMO DIGITALE: SVILUPPO DEL DIGITALE ASSOCIATO AL TURISMO. DALLA PROMOZIONE, AI

SERVIZI PER IL TURISTA.

6. SHARING ECONOMY: REGOLAMENTAZIONE DI UN FENOMENO IN VIA DI SVILUPPO CHE MOLTO

SPESSO GENERA UNA CONCORRENZA SLEALE.

7. MADE IN ITALY: UN FATTORE ATTRATTIVO, UNA FORMAZIONE COSTANTE, UNA SICUREZZA DI

PRODOTTO.

8. INNOVAZIONE: PROMOZIONE, FORMAZIONE E COMPETITIVITÀ CHE GUARDANO AL TURISMO 4.0.

 

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