Come si legge in una nota “l’introduzione del codice identificativo, a cui lavoriamo da tempo, è una semplicissima garanzia di trasparenza per tutti, per i Comuni che devono effettuare i controlli e per gli stessi portali di sharing economy. Non aggiunge oneri ed adempimenti particolari, ma semplifica e contribuisce a creare un contesto di chiarezza”. È quanto ha dichiarato stamane l’assessore allo Sviluppo economico Mauro Parolini, commentando l’approvazione da parte della commissione Attività Produttive del progetto di legge che istituisce il codice identificativo di riferimento per le case e gli appartamenti per vacanze presenti nei portali on line.
“Regione Lombardia, per prima in Italia, – ha sottolineato Parolini – ha affrontato a viso aperto questo tema, portandolo a galla. Abbiamo infatti stabilito durante la legislatura un quadro normativo che garantisce concorrenza leale e legalità attraverso regole chiare e uguali per tutti, cercando di fare luce su alcune aree grigie di un ambito dell’accoglienza che sta conquistando fette di mercato sempre più importanti, spinto proprio dal successo e dalle prerogative della sharing economy”.
“Non c’è solo il codice identificativo. Le misure che abbiamo introdotto – ha concluso l’assessore – riguardano anche, ad esempio, la comunicazione di avvio attività, il rispetto di alcuni standard qualitativi essenziali, il rispetto delle vigenti normative statali in materia fiscale e di sicurezza, la comunicazione dei flussi turistici e l’adempimento della denuncia degli ospiti in base alle indicazioni dell’autorità di pubblica sicurezza. Tutta la nostra azione, anche in questo ambito, è orientata ad innalzare la qualità dell’accoglienza in Lombardia, qualità che si traduce in un servizio più accogliente e qualificato per i turisti e in un aumento positivo della reputazione della Lombardia che è un elemento essenziale per la promozione turistica”.