Nel week end del 26 e 27 maggio con Cantine aperte, tradizionale festa del Movimento turismo del vino (Mtv), suggerisco agli enoturisti, tra tante ovviamente in giro per l’Italia, le proposte delle Cantine Lungarotti, realtà apripista dell’enoturismo in Italia, promotrice di due importanti musei a Torgiano, nel cuore dell’Umbria, dedicati rispettivamente al vino ed all’olio. Con Giorgio Lungarotti, fondatore dell’azienda, l’Umbria ha infatto scoperto l’enologia moderna e successivamente le potenzialità dell’ospitalità in vigna. Si parte sabato 26 maggio (dalle 10.00 alle 18.00) con una serie di visite guidate e degustazioni di vino abbinate a prodotti tipici del territorio, in programma a Torgiano e a Montefalco. Da Lungarotti – a Torgiano – Cantine aperte coinvolge – come si legge in una nota – anche il Museo del Vino (Muvit) e quello dell’Olivo e dell’Olio (Moo). La sera, poi, l’appuntamento per i wine lover è A tavola con il vignaiolo (L’U Winebar). Domenica 27 maggio, Cantine aperte entra nel vivo con proposte che, a Torgiano e a Montefalco, celebrano l’Anno del cibo italiano, ma anche la solidarietà a favore di Airc (Associazione italiana per la ricerca sul cancro), che quest’anno sposa un progetto sul bere consapevole condiviso da Mtv Umbria.
Breve nota su Lungarotti: il giro d’affari ha superato quota 8 milioni nel 2017, 2,4 milioni le bottiglie prodotte. Il mercato nazionale assorbe circa il 60% del valore prodotto, in crescita l’export, molto bene in Usa il Rubesco, servito recentemente anche nella Polaris Class (Business e First) della United Airlines. Con un incremento del 22% il Rubesco (in crescita anche nella sua versione Riserva, +3%) si conferma il vino trainante dell’azienda e vero prodotto-simbolo dell’enologia umbra. Chiudono l’anno in positivo anche due bianchi di Torgiano Doc, Torre di Giano (+5%) e Vigna il Pino (+28%), mentre tra gli Igt, si registra il trend positivo del Brezza (+3%) e del Falò (+2%). Le 2 cantine Lungarotti contano complessivamente su 250 ettari vitati tra la Tenuta di Torgiano (230 ha) e quella di Turrita di Montefalco (20 ha), certificata bio dal 2014. Le 29 etichette realizzate sono presenti in circa 50 Paesi in tutto il mondo.