L’arte italiana della lumaca che ha in Cherasco (Piemonte) una delle capitali di rinomanza globale fa scuola in Nordafrica, per maggior precisione, in Marocco. A Marrakech Simone Sampò, presidente dell’Associazione nazionale elicicoltori, ha firmato – come si legge in una nota – un patto per lo sviluppo del metodo Cherasco in Marocco assieme a Nadia Babrahim presidente de la Fédération interprofessionnelle d’héliciculture del Marocco. “L’elicicoltura 2.0 è in grado di essere una vera e propria fonte di sviluppo, una filiera ricca e posti di lavoro concreti” ha dichiarato Sampò. Per Luigi Barbero presidente Ente turismo Alba Bra Langhe e Roero la “chiocciola metodo Cherasco è un’eccellenza del territorio dopo il tartufo bianco d’Alba e il barolo, straordinaria ambasciatrice non solo del Piemonte ma anche dell’Italia nel mondo, come proposta gastronomica e turistica. Il progetto dell’Istituto di Cherasco è un sistema imprenditoriale di successo, una filiera che tocca i mercati più redditizi, una fitta rete di competenze e soprattutto una realtà sostenibile al passo con le più avanzate forme di economia circolare”. Il mercato dell’elicicoltura in Italia fattura 220 milioni di euro all’anno e conta 900 impianti elicicoli. Il 75% degli impianti utilizza il disciplinare del metodo Cherasco con un indotto di 12mila persone. La richiesta di chiocciole italiana viene soddisfatta dalla produzione italiana solo per il 20%. L’80% arriva dall’estero e spesso si tratta di un prodotto di scarsa qualità. La regione Piemonte incide molto: il 20% del fatturato totale è suo, grazie anche alla presenza della Lumacheria italiana, l’azienda di prodotti gastronomici dell’Istituto. Il Marocco investirà nell’operazione 9 milioni in tre anni dando lavoro a circa 12mila persone. Alla base dell’accordo come detto il Disciplinare metodo Cherasco, istituito con l’aiuto dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo: le regole per un impianto dal potenziale di reddito altissimo e un prodotto 100% naturale e biologico. Il successo di questo prodotto è frutto del Disciplinare Metodo Cherasco, rivoluzionato dal sistema di allevamento a ciclo naturale completo. Il significato di questo sistema sta nell’auto sostentamento degli impianti elicicoli: la chiocciola deve mangiare ciò che viene appositamente prodotto e che cresce direttamente dalla terra. Solo così si può ottenere un prodotto super naturale con le caratteristiche della Chiocciola Metodo Cherasco. Le regole fondamentali sono rigide ma dall’efficacia immediata: prima su tutti, gli impianti devono essere all’aperto, proprio per ricreare le condizioni di vita naturali e mantenere libero l’ecosistema del mollusco. Vietati anche i ripari dagli agenti atmosferici, l’unico materiale che separa i recinti dev’essere la Rete Helitex, materiale resistente ai raggi UV e alle proprietà corrosive della bava, volto alla tutela della salute e della protezione della chiocciola.Altra regola fondamentale è l’alimentazione esclusivamente vegetale, in due diversi momenti e luoghi: ogni recinto è suddiviso in due distinte zone – non fisicamente, quella di riproduzione e quella di ingrasso.
