Bollicine e tartufo, matrimonio d’eccellenza, soprattutto se celebrato con il metodo classico e va bene anche il brut. Nei giorni scorsi il Consorzio Alta Langa è sceso in campo con il progetto degli alberi simbiotici del tartufo bianco di Alba (Cuneo). Ora l’annuncio della contromossa toscana, dall’area di Montalcino e San Giovanni d’Asso culla del Brunello cuor di Sangiovese e di tartufi bianchi di spessore e profumo. Di seguito la nota Ansa che dà contro del progetto di Donatella Cinelli Colombini, storica protagonista peraltro delle Donne del vino.
Nasce a Montalcino (Siena) lo Spumante Brut Rosé Metodo Classico di Donatella Cinelli Colombini, un metodo classico che parla toscano, una purezza di Sangiovese, nato per essere abbinato al tartufo bianco delle Crete Senesi, in un connubio che gioca sull’eleganza e la gustosità.
“È un grande spumante da tutto pasto, un’eccellenza esclusiva destinata agli amanti della Toscana e dei frutti più straordinari della terra come il tartufo bianco delle Crete Senesi”, spiega Donatella Cinelli Colombini presentando il Brut Rosé Metodo Classico che viene prodotto in sole 1.433 bottiglie alla Fattoria del Colle e arriva dalla vendemmia 2018.
“I wine lovers esigenti e sempre desiderosi di novità, scopriranno un vino di grande personalità e finezza. Una piccola serie esclusiva che punta in alto – aggiunge -. Questo vino, infatti, unisce la freschezza tipica degli spumanti italiani all’intensità gustativa delle bollicine che hanno un lungo affinamento”.
Donatella Cinelli Colombini ha lavorato tre anni per questo risultato, preparando una vigna di Sangiovese con caratteristiche diverse ed un metodo di raccolta differente da quelle destinati ai classici rossi toscani tanto è vero che “quando Josef Reiterer mi disse di produrre più uva per me fu uno shock”, racconta riferendosi al creatore degli spumanti ‘Arunda’, la cantina altoatesina 1.200 metri di altitudine, che l’ha affiancata in tutto il progetto come consulente.
Per il Brut Rosé Metodo Classico di Donatella Cinelli Colombini, inoltre, è stata costruita una sala buia e fredda (12°C) nella cantina della Fattoria del Colle nella quale le bottiglie sono poste nelle tradizionali pupitre dove il remuage è effettuato a mano quotidianamente dalle cantiniere della prima cantina italiana con un organico di sole donne.
Anche il packaging ha un tocco d’autore con l’etichetta firmata da Alessandro Grazi, pittore senese di fama internazionale. Dalla tela di Pienza nella texture dell’etichetta, alla coiffe ecologica fino alla capsula con la tradizionale colomba simbolo di Donatella Cinelli Colombini e alla scatola serigrafata, tutto è stato pensato per un pubblico esigente, raffinato e desideroso di piccoli gioielli esclusivi.
Il nuovo spumante rientra nelle tradizioni della Toscana, come quella di preparare vini effervescenti per matrimoni e battesimi: consuetudine rispettata visto che è stato bevuto in anteprima al matrimonio di Enrico e Violante Cinelli Colombini. (ANSA).