Novità in Biondi Santi, cantina storica e culla del Brunello di Montalcino, oggi di proprietà del gruppo transalpino Epi. Grandi formati e rotta sugli investitori internazionali e i grandi collezionisti; dal 2019 Biondi Santi è nella fascia top Livex.
Clemente Santi, figlio di Luigi Santi e Petronilla Canali, laureato in farmacia a Pisa e noto scrittore, possiede vaste proprietà terriere a Montalcino e Pienza, dedica gran parte della sua attività all’agricoltura, in modo particolare al Greppo, azienda agricola di proprietà della madre Canali. Grazie alle conoscenze di chimica e di scienza, eleva le sue tecniche al punto di affermarsi grande pioniere enologo. È suo il ‘vino rosso scelto’ del 1865, premiato nel 1869 all’Esposizione Agraria di Montepulciano, a portare per la prima volta la dicitura “brunello”, ancora in minuscolo, tra parentesi: il nome che sarebbe diventato sinonimo di Biondi-Santi.
Per vedere la dicitura completa “Brunello di Montalcino” si dovrà aspettare il 1888, quando Ferruccio Biondi Santi, nipote di Clemente, produsse la prima annata di quello che sarebbe diventato uno dei vini più famosi al mondo. Due bottiglie di questa annata primordiale sono custodite ancora oggi nelle segrete di Tenuta Greppo.
Oggi il Gruppo Epi (Européenne de participations industrielles), società di investimento indipendente di proprietà di Christopher Descours è in prima linea nella selezione continua di opportunità per accrescere la sua divisione “Vini e Champagne” con marchi d’eccellenza dall’identità forte e distintiva. L’ambizione di Epi è quella di riaffermare Biondi-Santi come il vino italiano più ricercato a livello mondiale. Per raggiungere questo obiettivo è stato messo a punto un piano di sviluppo importante per perseguire nuovi livelli di eccellenza.
Ingenti investimenti sono stati avviati dal 2018, sia in vigna sia in cantina, per portare la qualità sviluppata da enologi illuminati come Tancredi e Franco Biondi Santi, a un livello ancora più preciso ed elevato. Si tratta di uno studio approfondito che parte dall’analisi della vigna e da un rinnovato approccio alle caratteristiche del terroir. La selezione già rigorosa messa a punto da Franco Biondi Santi – dove l’età della vigna definisce la destinazione enologica delle uve – è stata affiancata da un processo di parcellizzazione, sia in vigna che in cantina, per tenere separate le uve dei vigneti più significativi. Sono state scavate 32 buche nei vigneti per indentificare le parcelle più interessanti, vendemmiate poi separatamente. È un processo che durerà tre anni e consentirà di sviluppare, se possibile, una conoscenza migliore delle caratteristiche e delle potenzialità di ogni vigneto.
Oggi sono due le vendemmie realizzate seguendo questo principio, l’obiettivo di Biondi-Santi è definire ancora meglio e più da vicino la composizione e il profilo di ogni vino. La parcellizzazione in vigna ha comportato inoltre l’acquisto di nuovi tini più piccoli, in cemento e in rovere, come da tradizione dell’azienda. A guidare la storica azienda oggi è Giampiero Bertolini, nominato Amministratore Delegato a novembre 2018, che con la sua passione per i grandi vini toscani e una lunga e importante esperienza alle spalle, tiene ben salde le redini del nuovo sviluppo. Viene affiancato da Federico Radi, Direttore tecnico, che prosegue la secolare tradizione vitivinicola della Tenuta Greppo, puntando a un ulteriore affinamento del concetto di eccellenza per cui Biondi-Santi è conosciuto, preservando le unicità dell’azienda e dei suoi vini.
Per la prima volta in 150 anni di storia, Biondi Santi debutta sul mercato con bottiglie in formato magnum per le nuove annate di Brunello e di Riserva: 1,5 lt per il Brunello 2015; 1,5 lt, 3 lt e 6 lt per la Riserva 2013. “Credo che questo sia un momento importante per Biondi-Santi. È un fatto che i grandi formati abbiano un’influenza positiva sul potenziale di invecchiamento del vino. Biondi-Santi si è già mostrato al mondo per la straordinaria longevità del nostro Brunello, l’introduzione delle bottiglie magnum sono per me una scelta logica per il nostro vino. Collezionisti e amanti del vino lo chiedono da molto tempo e sono felice che ora possiamo soddisfare la loro richiesta” dice Giampiero Bertolini.
Brunello riserva è la gemma di Tenuta Greppo, un vero vino d’eccezione. Questo Brunello è unico, complesso, etereo, distinto, segnato da una peculiare vena eccentrica. In una parola, irripetibile. È sempre un avvenimento speciale quando viene prodotta una Riserva a Tenuta Greppo. Nasce dalle migliori vigne e viene prodotta solo nelle annate eccezionali. Dalla prima annata del 1888 fino ad oggi sono state lanciate soltanto 40 Riserve. La Riserva viene vinificata in tini verticali di rovere e invecchia per 36 mesi in botte per poi trascorrere più di 36 mesi in bottiglia. E’ rinomata per la sua longevità leggendaria. Nel 2021 Biondi-Santi presenta sul mercato la Riserva 2013, per la prima volta in 4 formati: 750 ml – 1,5 lt – 3 lt – 6 lt. e una seconda edizione limitata di Riserva 1983.