Caravaggio, al cinema il thriller sul capolavoro perduto

Caravaggio si conferma straordinario, emozionante, anche sul grande schermo. Consiglio la visione del documentario di Alvaro Longoria, regista spagnolo, che narra con i veri protagonisti la storia del ritrovamento e della sistemazione di un capolavoro perduto per secoli e ritrovato a Madrid  quasi per caso nel 2021. L’Ecce Homo solitamente esposto al Prado, ed ora parte della Grande Mostra in corso a Roma sul pittore inquieto, geniale, litigioso, criminale ed errabondo.

La particolarità, nel caso del docufilm di Longoria, che è  Caravaggio stesso a essere il vero protagonista. E ci si sente condotti per mano alla scoperta del complesso mondo del mercato dell’arte. Sembra quasi una sorta di scherzo, se vogliamo di provocazione postuma, di un artista che certamente non si tirava indietro di fronte alle sfide più esiziali, professionali e personali.

Indubbiamente si esce arricchiti dalla visione che prende con il suo ritmo incalzante (da thriller), condita dalle emozioni stesse dei protagonisti che hanno rivissuto almeno due volte i vari passaggi di una vicenda complessa, ed ancora oggi un po’ oscura. Un’alea di mistero circonda la vendita del quadro che stava per essere battuto all’asta a Madrid per 1.500 euro, ed è oggi gelosamente custodito dal Prado ma con un compratore tutto da decifrare.

In certi passaggi il docufilm  di Longoria mi ha fatto venire in mente atmosfere pirandelliane, con tratti da Eduardo De Filippo. Il quadro, metafora diacronica del celebre artista cui i napoletani sono profondamente legati, sembra quasi giocare a rimpiattino così come lo spirito caravaggesco aleggia dietro le quinte.

Mai come in questo momento storico, poi, le suggestioni di Caravaggio sono di eccezionale profondità.

Guardiamoci allo specchio, senza timore.

Di seguito la nota illustrativa del documentario di Longoria.

Cosa succede quando un dipinto, da sempre semplice oggetto di arredamento del soggiorno di una casa ordinaria a Madrid, si rivela essere un’opera d’arte unica al mondo? Il Caravaggio perduto, un documentario diretto da Àlvaro Longoria, racconta proprio l’affascinante storia di un quadro, l’Ecce homo, che, alla luce della possibilità di essere un Caravaggio smarrito, ha attirato l’attenzione di collezionisti e commercianti d’arte in tutto il mondo. Un viaggio, attraverso diverse città europee e italiane, che illustra alcune delle meravigliose opere di Michelangelo Merisi e ci aiuta a comprendere quelle particolarità che lo hanno reso uno dei pittori più importanti e rivoluzionari della storia. Il documentario racconta anche l’affascinante e misterioso mondo dei “dormienti”, ovvero di quelle opere d’arte di enorme valore che restano nascoste o erroneamente non classificate come tali, così come il dipinto che fa da punto focale della nostra storia. Guidato dal mercante d’arte Jorge Coll e dai suoi soci, il team ha seguito per tre anni con un accesso unico ed esclusivo il restauro, l’attribuzione e la vendita di quest’opera d’arte, che fino ad allora era rimasta nell’ombra. Un documentario che apre le porte all’affascinante mercato dell’arte e a tutte le sue complessità.