Effetto Airbnb: è boom di affari per i gestori degli affitti brevi per il turismo, redditività immobiliare in crescita del 30%

Il modello Airbnb (e degli altri grandi gruppi delle affittanze turistiche) pervade l’economia italiana e internazionale (nella foto Britney Spears che “ringrazia” Airbnb su Twitter per aver trovato una villa per le vacanze in famiglia).  Il mercato del cosiddetto short rental, gli affitti brevi in ambito turistico e non solo,  è in continua crescita – si legge in una nota – e la redditività degli mmobili gestiti da professionisti aumenta di anno in anno, con un incremento del 30% nel 2016 rispetto al 2015. Queste alcune delle anticipazioni di un’indagine condotta su alcune città campione dal Centro studi dell’associazione nazionale Property managers Italia (www.propertymanagersitalia.it), che raggruppa chi si dedica in maniera professionale all’ospitalità alternativa (extra-alberghiera) in località famose ma anche in centri minori e in tanti borghi.

Nel fratempo la Giunta esecutiva di Federalberghi ha deliberato la nascita di Federalberghi extra, il sindacato nazionale delle attività turistico ricettive extralberghiere. Saranno inquadrate nel nuovo sindacato – spiega una nota della Federazione –  le circa 3mila attività ricettive extralberghiere (ostelli, affittacamere, residence, etc.) che attualmente aderiscono al sistema organizzativo di Federalberghi. Inoltre, potranno aderire a Federalberghi extra le attività ricettive extralberghiere, singole ed aggregate, che si riconoscano nel codice etico della Federazione e che si impegnino a mantenere un comportamento rispettoso delle leggi e dei contratti, a tutela dei consumatori, dei lavoratori, delle imprese concorrenti e di tutta la collettività.

“Nel 2015 sono stati oltre 40 milioni i pernottamenti non registrati in strutture ricettive extra alberghiere, con un evidente problema di sicurezza nazionale ed un mancato gettito che spiega il presidente di Property managers Italia Stefano Bettanin – ammonta a circa 192 milioni per le casse dello Stato e a circa 100 milioni di euro per quelle dei Comuni. Una gestione non regolare del mercato è un danno per tutti – aggiunge Bettanin – siamo stati i primi a capire che se è vero che l’Italia può vivere di turismo e diventare così il golden state d’Europa, e che se sempre più i visitatori cercano un turismo esperienziale e accordano quindi la loro preferenza a strutture residenziali per immergersi completamente nel contesto che hanno scelto, è anche vero che c’è sempre più bisogno di professionalità e formazione ed è per questo che siamo nati noi come Property Managers Italia, per supportare chi vuole gestire professionalmente uno o più immobili in piena trasparenza e spesso non ha gli strumenti e la formazione adeguata per farlo. Anche per questo diciamo benvenuta alla  neonata Federalberghi Extra, speriamo si possa fare rete e avviare, di concerto con le Istituzioni, una riforma strutturale di questo mercato che coinvolga tutti i player del settore. Questa è la professione del futuro!”. Undici i soci fondatori che hanno creduto nel progetto che sta raccogliendo un successo crescente a pochi mesi dal suo lancio: da realtà giovani come Rentopolis, che offre oltre 200 soluzioni tra Italia, Francia, Stati Uniti ed Emirati Arabi (Dubai), a gruppi come e Halldis e Windows on Italy che gestiscono oltre 1.600 appartamenti in Italia e nelle principali città europee. E poi ancora realtà che hanno scelto di svilupparsi territorialmente come Italianway a Milano, DoYouBnb a Roma, Doorways to Italy, Florence srl, Apartments Florence e Family Apartments a Firenze e in Toscana, My Place in Veneto o IWS Real Estate nelle Langhe e Monferrato (Piemonte). A queste società pioniere si sono affiancati tanti altri player, e al momento l’Associazione Property Managers Italia conta circa 60 soci per un totale di oltre 5mila appartamenti distribuiti capillarmente in 11 Regioni d’Italia (Lombardia, Piemonte, Veneto, Toscana, Lazio, Campania, Calabria Sicilia, Marche, Abruzzo, Puglia): considerando una media di 3 persone ospitate in un appartamento parliamo di una capacità ricettiva in grado di accogliere oltre 15mila persone.

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