Previsioni Clia. Positive in generale per il Mediterraneo, gli italiani hanno imparato a conoscere le crociere ma la domanda resta inferiore a quella di tedeschi e inglesi. L’Associazione internazionale dell’industria crocieristica – come sottolinea una nota Clia – conferma una crescita del 3,4% dei passeggeri europei guidata da Germania, Regno Unito e Irlanda, come documentato dal report annuale presentato questa settimana al Seatrade Cruise Global 2017 da Kyriakos Anastassiadis, chairman di CLIA Europa e amministratore delegato di Celestyal Cruises.
Il mercato europeo è cresciuto costantemente negli ultimi 10 anni, raggiungendo con successo i 6,7 milioni di viaggiatori.
Il trend degli ultimi 5 anni è stato crescente in tutti i mercati europei, in particolare in Germania con uno sbalorditivo +11,3% che ha permesso di raggiungere il record di oltre 2 milioni di passeggeri. Nel Regno Unito e in Irlanda si è registrata una crescita del +5,6% con quasi 1,9 milioni di passeggeri, mentre la Spagna, con un aumento del 4,2% continua il recupero dopo il calo registrato nel 2014.
Secondo Kyriakos Anastassiadis, chairman di Clia Europa e Amministratore Delegato di Celestyal Cruises , “Le nostre previsioni di crescita in Europa sono confermate per il 2016 nonostante le sfide sociali e politiche che abbiamo dovuto
affrontare e alcune temporanee difficoltà di questa area. Nel 2017 – prosegue – ci aspettiamo dati altrettanto positivi con l’arrivo di 26 nuove navi di crociera”.
In questo scenario l’Italia resta salda al terzo posto con 751.000 crocieristi nel 2016, coprendo l’11% del mercato complessivo europeo, nonostante un lieve calo rispetto al 2015. “Questo lieve calo deve essere considerato all’interno di un trend di crescita che dura dal 2013 nonostante la crisi economica, i problemi fiscali e burocratici, come anche l’insoluta questione delle Grandi Navi a Venezia”, dice Francesco Galietti, direttore di Clia Italia.
Rispetto alle destinazioni. Come in passato, 4 europei su 5 scelgono mete europee, di questi oltre il 50% il Mediterraneo e le isole dell’Atlantico, mentre il 21% preferisce il Nord Europa e il Mar Baltico. Tre italiani su quattro (il 74%) continuano a scegliere come destinazione il Mediterraneo.
Inoltre, nell’ambito del Mediterraneo, come ricordato di recente dai dati di Risposte Turismo (“Traffico crocieristico in Italia nel 2016 e le previsioni per il 2017”) l’Italia continua ad occupare un ruolo centrale tra le destinazioni: negli ultimi 7 anni ha infatti registrato nei suoi porti oltre 10 milioni di passeggeri movimentati ogni anno e nel 2016 ha superato per la quarta volta il traguardo degli 11 milioni.
I PRINCIPALI DATI:
· 6,674,000 europei sono saliti a bordo di una nave da crociera nel 2016, con una durata media di permanenza di 8 notti.
· La Germania è il principale mercato in Europa, con oltre 2 milioni di passeggeri e l’eccezionale incremento dell’11,8% nel 2016.
· Il Regno Unito, con una crescita del 5,6% dei passeggeri ha registrato nel 2016 un anno record con quasi 1,9 milioni di passeggeri.
· L’Italia resta salda al terzo posto con 751.000 crocieristi nel 2016, coprendo l’11% del mercato europeo.
· La Spagna è cresciuta del 4,2%, confermando una fase di recupero di due anni dopo la crisi del 2014
· Quattro europei su cinque scelgono l’Europa come destinazione. Il Mediterraneo resta la meta preferita, ma il Nord Europa continua parimenti a crescere, registrando un +2,1% nel 2016.
· il 18,3% delle navi sono state impegnate nel Mediterraneo nel 2016, e l’11,1 % nel resto dell’Europa.
· 39 compagnie crocieristiche hanno operato in Europa, impiegando 123 navi.
· L’edizione 2015 dell’European Economic Contribution Report conferma che l’industria crocieristica garantisce lavoro a 360.571 persone, con oltre 11 miliardi di euro di retribuzioni e 41 miliardi di contributo complessivo all’economia.