Il “tesoretto” Mibact per salvare l’Istituto studi filosofici di Napoli

Da tempo se ne parla a bassa voce tra gli interessati alle attività del Ministero Beni culturali e turismo: dalla riaggregazione di vecchi capitoli di spesa, e dalla ricollocazione delle competenze turistiche al Mibact sarebbe spuntato fuori una sorta di “tesoretto” stimato (ma sono solo rumor) in circa 160 milioni (la cifra è del tutto ufficiosa come il gruzzolo stesso) a disposizione per progetti e investimenti, sotto la supervisione della direzione generale turismo. Ebbene sorge una domanda: perchè, se esistono davvero, non usare queste risorse, d’intesa con la Regione Campania e gli altri enti interessati, per salvare l’Istituto italiano per gli studi filosofici conosciuto in tutto il mondo e oggetto di petizioni continue da parte degli intellettuali più prestigiosi? Dopo il caso Gerolamini e i disastri di Pompei non credo che Napoli, la Campania e l’Italia intera possano permettersi una nuova figuraccia.

  • Derek |

    Speriamo di no. Sarebbero gli ennesimi soldi buttati nelle fauci fameliche dei camorristi.

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