Futuro a rischio per gli hotel Des Bains ed Excelsior di Venezia, attesa per il Fontego dei tedeschi di Lvmh

Due hotel storici, pieni di fascino, ma dal futuro ancora incerto. E con il rischio che il rilancio si riveli sempre più lontano ed accidentato. L’Excelsior ed il Des Bains di Venezia, ricchi di fascino e di storia. Perno del loro futuro la Coima di Manfredi Catella dopo le traversie dei precedenti proprietari. La via nordestina allo sviluppo immobiliare-turistico non si è rivelata liscia e in discesa. Sembrava vicino un accordo quadro con investitori del Golfo, che hanno acquisito immobili di pregio ed hotel storici in Italia a man bassa negli ultimi anni. Invece entra in scena l’inglese London Regional property group. Occorre una spinta al progetto che varrebbe almeno 120 milioni  ma in realtà occorre definire accordi a monte con le banche per almeno altri cento milioni di euro. Lo scenario appare oggi complesso. Il rilancio? Occorrerà attendere almeno fino al 2018 ma senza un accordo quadro con le banche il cammino sembra irto di ostacoli. Tanta finanza, ma l’attività alberghiera? Occorre una soluzione forte per due alberghi che sono tra i simboli del nostro Paese, situati nel Lido di Venezia che diventa ogni anno la vetrina dell’Italia agli occhi del mondo con  il Festival del cinema. Insomma auspicare una soluzione forte e stabile per questi alberghi mi pare una scelta obbligata a questo punto. Ma ci vogliono investitori forti e di lungo periodo, nel momento in cui Venezia, per effetto dell’ingresso del gruppo alberghiero Starwood all’interno dell’altro gigante internazionale Marriott si troverà ad essere una delle piazze con maggior presenza del nuovo leader globale negli alberghi di lusso, con realtà del calibro di Gritti, Danieli, Venice resort sull’isola delle rose ed altri progetti in cantiere. Tutto questo in attesa dell’apertura il 30 settembre del polo dello shopping a 5 stelle nell’area di Rialto: il Fontego dei tedeschi di Lvmh.