Luxury tourism: Onefinestay (AccorHotels) punta sulle case di lusso in Toscana, risorse per 4,4 miliardi

Come si legge in una nota Onefinestay, leader nel mercato degli affitti brevi nelle case private di lusso, continua la realizzazione del proprio progetto di espansione in Italia, questa volta con un occhio di riguardo per i luoghi più ameni della Toscana. Dopo la fusione della società, attuata da AccorHotels alla fine del 2017, con i due brand TravelKey e Squarebreak, Onefinestay può già contare su un portfolio di 10.000 case, che si differenziano per una vasta gamma di scelta tra appartamenti, ville esotiche, tenute in campagna e chalet in 200 destinazioni in tutto il mondo. Numero destinato ad aumentare grazie al disegno di espansione che coinvolgerà le più apprezzate mete al mondo e nel Belpaese. Onefinestay dà il via alla selezione di case in Toscana con la collaborazione di agenzie locali. Dopo aver aggiunto la città di Milano come nuova destinazione lo scorso ottobre, ora onefinestay punta alla Toscana per ampliare il proprio portfolio, con un piano che prende in considerazione città dal fascino eterno come Firenze e territori patrimonio dell’Unesco come il Chianti e la Val d’Orcia. Nella sola Firenze, già dal mese di febbraio, si sono aggiunti ulteriori 10 appartamenti a quelli già presenti e la ricerca di nuove case di lusso non è ancora terminata. Per sostenere il disegno di espansione in Toscana e in altre destinazioni in Italia previsto nei prossimi mesi, onefinestay si avvarrà per la prima volta della collaborazione di agenzie che operano sul territorio per integrare l’offerta di case e per gestire i vari aspetti legati alla prenotazione dei soggiorni. Questo nuovo modello di selezione delle case permetterà alla società di rafforzare la propria presenza in nuove destinazioni proponendo un’offerta variegata di soluzioni abitative, adatte ad ogni richiesta di soggiorno. A rimanere immutato è lo standard qualitativo richiesto per le dimore, che, come sempre, saranno caratterizzate da un design innovativo, elegante e dal tipico ambiente esclusivo che ha reso onefinestay leader mondiale nell’ospitalità di lusso. “Come per le altre destinazioni, anche per la Toscana stiamo individuando le case più esclusive e caratteristiche- commenta Javier Cedillo-Espin, CEO di Onefinestay – Ogni dimora che entra a far parte del portfolio Onefinestay è sottoposta a un’accurata selezione da parte di esperti che ne vagliano lo spazio, la personalità e il comfort per offrire ai nostri ospiti un’esperienza unica, che abbia il sapore dell’autenticità, e per far fronte a un’esigenza che si sta diffondendo sempre più nel settore dell’ospitalità.”
Il gruppo AccorHotels ha risorse fresche per 4,4 miliardi.

Com spiega una nota AccorHotels annuncia di aver firmato un accordo con un gruppo di investitori internazionali per la cessione della maggioranza del capitale di AccorInvest.

Secondo i termini dell’accordo, AccorHotels cederebbe inizialmente il 55% di AccorInvest a un gruppo di investitori composto dai fondi sovrani Public Investment Fund (PIF), GIC, investitori istituzionali, nello specifico Credit Agricole Assurances, Colony NorthStar e Amundi e altri investitori. Per la vendita AccorHotels, incasserà 4,4 miliardi di euro.

Sèbastien Bazin, Chairman e Chief Exectuvie Officer di AccorHotels, afferma: “Questi accordi rappresentano una passaggio chiave per il Gruppo. A seguito della separazione avvenuta la scorsa estate di AccorInvest in un’entità legale a sé stante, siamo seduti al tavolo con i più importanti investitori, sulla base di una valutazione che riflette pienamente la leadership a livello globale e la qualità degli asset di AccorInvest. Stiamo inoltre ponendo le basi per una relazione a lungo termine tra AccorHotels e AccorInvest. Questi elementi sono essenziali per rendere quest’operazione un successo per tutti gli stakeholder: collaboratori, partner, azionisti attuali e futuri di entrambe le entità. L’ingresso di questi nuovi azionisti e il deconsolidamento di AccorInvest fornirà ad Accorhotels una sostanziale libertà d’azione per rafforzare la nostra strategia di crescita e d’innovazione, oltre che dare valore ai suoi azionisti. Da parte sua, AccorInvest trarrà vantaggio dal potente sostegno dei suoi nuovi azionisti, così come da una struttura finanziaria rafforzata al fine di proseguire il suo piano d’azione e continuare a potenziare il suo portfolio di beni”.

Gli hotel AccorInvest saranno gestiti da AccorHotels con contratti a lunghissimo termine, vale a dire 50 anni (compresa un’opzione di rinnovo di 15 anni) per hotel di lusso e di alta gamma, e in media 30 anni (compresa un’opzione di rinnovo di 10 anni) per hotel nei segmenti midscale ed economy. I termini del contratto di gestione che sono stati negoziati tra le parti sono in linea con quelli praticati dal mercato.

Con quasi 30.000 dipendenti e presente in 27 paesi, AccorInvest è il leader mondiale nel settore immobiliare alberghiero, con un portafoglio attuale di 891 hotel. La maggior parte di queste strutture si trova in Europa, nei segmenti economy e midscale. Del totale, 324 hotel sono di proprietà e 567 sono gestiti in base a canoni di locazione fissi o variabili.

Secondo i termini dell’accordo, gli investitori si sono impegnati a portare a termine la transazione e AccorHotels ha garantito loro l’esclusività, in attesa della consultazione del consiglio direttivo. La transazione è soggetta all’antitrust e alle verifiche normative di legge e sarà sottoposta all’assemblea degli azionisti di AccorHotels per la consultazione. La finalizzazione è attesa per il secondo trimestre 2018. Accorinvest sarà di conseguenza consolidata in Accorhotels secondo il metodo del patrimonio netto.