Vigilantes per difendere Pompei? Meglio I Carabinieri.

Il Governo si è nuovamente mobilitato per difendere il patrimonio di Pompei dopo l'ennesimo affronto,  dopo i ripetuti crolli anche il furto di affreschi.

Rafforzamento della sicurezza del
sito anche con vigilantes specializzati, 30 nuove unità di
personale da Ales Spa, accelerazione delle gare per la
videosorveglianza e nuova recinzione. Sono alcune delle misure
straordinarie prese oggi al Mibact nella riunione convocata dal
ministro Dario Franceschini dopo il furto a Pompei, si legge in una nota del Mibact.  Tra le altre iniziative una consulenza specializzata sulle misure di
protezione interna da parte del Comando Carabinieri Tutela del
Patrimonio Culturale (CCTPC); l'utilizzo delle competenze
tecnico scientifiche dell'Istituto Superiore per la
Conservazione ed il Restauro (ISCR) al fine di verificare lo
stato delle aree danneggiate dal furto.

Intanto viene spontanea la considerazione che il sito di Pompei avrebbe dovuto essere il laboratorio per eccellenza della videosorvegliana. Ma, in secondo luogo, perchè non affidare ai Carabinieri, specialisti di eccellenza mondiale come riconosciuto dall'Onu, tutte le operazioni di difesa e sicurezza dell'area di Pompei? Sarebbe una mossa importante e darebbe un segnale molto forte a tutto il mondo.