A Salerno l’industria turistica punta sui matrimoni internazionali

I matrimoni top class hanno una grande eco e sono entrati con pieno diritto in cima all’agenda del marketing turistico. Ricordo ad esempio  componenti della famiglia reale britannica passeggiare davanti al castello di Monopoli (Bari) o i ricchi indiani a Fasano (Brindisi), Geroge Clooney a Venezia, Sofia Coppola a Matera. La Regione che ha deciso di puntare sul wedding business è la Toscana con la costituzione di un fondo ad hoc per sostenere matrimoni internazionali come elemento di marketing turistico. Importante anche la figura del wedding planned, ossia dell’organizzatore di matrimoni. Ora è la volta della Campania, in particolare della provincia di Salerno, ossia della Costa d’Amalfi e del Cilento. Come si legge in una nota, fino al 23 marzo alcuni tra i più importanti wedding planner internazionali saranno in Costiera Amalfitana e nel Cilento per l’Italy coast to coast weddings organizzato da Sposa Mediterranea Network. I wedding planners, organizzatori di matrimoni internazionali provenienti da tutto il mondo, visiteranno alcune delle località celebri della Costiera Amalfitana e del Cilento, da Ravello a Santa Maria di Castellabate, da Scala a Furore. Il matrimonio internazionale, la scelta di sposarsi all’estero, è un business di rilevanti dimensioni. In Italia il giro d’affari nel 2014 superava i 350 milioni di euro e nel 2015 i 400 milioni, un dato in costante ascesa. L’Italia, dopo i Tropici, è al secondo posto assoluto tra le mete mondiali e al primo tra quelle europee più gettonate per i destination weddings. Ad amare il matrimonio made in Italy sono soprattutto gli inglesi, seguiti da statunitensi e canadesi, ma anche russi e cinesi. Il matrimonio internazionale è tra l’altro un ottimo veicolo per fidelizzare turisti e accrescerne quindi i flussi. Il 25% di chi si sposa in Italia torna per festeggiare il primo anniversario. Il 47,6% dopo 2 o 3 anni, il 12,4% dopo oltre 5 anni. Il 90% consiglia agli amici di sposarsi in Italia.