A luglio il centro storico di Napoli è diventato la passerella naturale per il big event fashion di Dolce & Gabbana. Non poteva mancare l’ispirazione a San Gennaro e alla famosa Mitra tempestata da migliaia di pietre preziose. E così la riproposizione in chiave fashion della Mitra e dei paramenti ispirati a San Gennaro ha messo il turbo anche alle visite turistiche ai luoghi del sano intimamente legato alla città di Napoli da molti secoli. Con Dolce & Gabbana la Mitra di San Gennaro è diventata icona globale. Napoli, alla vigilia della festa del santo – il 19 settembre – rilancia sui percorsi turistici con programmi ad hoc elaborati da Scabec, società di promozione che fa capo alla Regione, per far conoscere itinerari che conducono nel cuore della storia di Napoli, dei suoi misteri e dei suoi ambiti più reconditi.
Di seguito le note Scabec con gli itinerari percorribili con una card dedicata.
CATACOMBE DI SAN GENNARO *
Sono tra le più antiche aree cimiteriali del mondo, risalenti al II secolo, e rappresentano uno dei più importanti e suggestivi monumenti del Cristianesimo a Napoli. Situate nel cuore del popoloso quartiere Sanità, il nucleo originario delle catacombe si sviluppò intorno alla tomba di una famiglia patrizia romana. A partire dal III secolo, questa area accolse le spoglie mortali dei vescovi napoletani, la tradizione vuole che qui, nel V secolo, furono sepolti i resti del Santo riportati a Napoli dal vescovo Giovanni I. Questo sito davvero suggestivo, fu anche il luogo di venerazione per quello che è considerato il primo patrono della città: Sant’Agrippino.
www.catacombedinapoli.it
DUOMO DI NAPOLI *
La più antica cattedrale cittadina, dove è custodita la teca che contiene il sangue del Martire, fu fatta erigere e venne riccamente dotata dall’imperatore Costantino nel IV secolo. Il luogo dove oggi si erge il Duomo ha ospitato fin dall’antichità numerosi edifici sacri: l’oratorio di Santa Maria del Principio, Santa Restituta, la Stefania, il battistero di San Giovanni in Fonte. Una parte di questi edifici preesistenti ancora sopravvive inglobata nell’attuale cattedrale, gli altri monumenti sono andati perduti. L’interno si presenta a croce latina a tre navate, esattamente secondo l’impianto trecentesco originario.
www.chiesadinapoli.it
COMPLESSO DI DONNAREGINA – MUSEO DIOCESANO *
La Chiesa di Largo Donnaregina attualmente rappresenta lo splendido ingresso del Museo Diocesano. A navata unica, fu edificata nel XVII secolo a ridosso della Chiesa di Donnaregina Vecchia, per opera di Giovan Giacomo Conforto. Al suo interno è possibile ammirare gli stucchi dorati e gli ornamenti in marmo caratteristici del barocco napoletano. Impreziosiscono il complesso le opere di Luca Giordano, Jacopo Lazzari e Tommaso Fasano.
www.museodiocenonapoli.it
IL MUSEO DEL TESORO DI SAN GENNARO *
Situato accanto al Duomo, il museo custodisce un patrimonio unico al mondo per bellezza artistica, spessore culturale e valore economico. L’area museale è di oltre settecento metri quadrati ed espone le preziosissime opere nei locali sottostanti la Cappella del Tesoro, per una serie di collezioni d’arte comprendenti gioielli, statue, busti, tessuti pregiati e dipinti. Tra i pezzi più interessanti, la mitra gemmata risalente al 1713 dell’orafo Matteo Treglia.
www.museosangennaro.it
PIO MONTE DELLA MISERICORDIA *
Sorto nel 1602 come istituzione laica ad opera di sette nobili napoletani, oggi custodisce un formidabile patrimonio di opere d’arte. Possiede una ricca collezione di dipinti, argenti e mobili. Tra queste l’opera attriobuita ad Angelo Maria Costa di “San Gennaro e i compagni” nell’anfiteatro di Pozzuoli. Nel Pio Monte è possibile ammirare il famoso “Le sette opere di Misericordia”, che il Caravaggio realizzò tra il 1606 ed il 1607 raffigurando le attività di beneficenza dell’Ente ispirate alle Opere di Misericordia corporale.
www.piomontedellamisericordia.it
Itinerario attraverso il Vomero
MUSEO E CERTOSA DI SAN MARTINO *
E’ lo straordinario complesso monumentale che domina la città. Al suo interno si trova la Cappella dedicata al Santo con i dipinti della Decollazione di San Gennaro e del Martirio di San Gennaro così come i cicli di affreschi della volta con le Storie del santo e San Gennaro in gloria, tutte opere datate 1632, di Battistello Caracciolo, mentre le sculture che decorano l’ambiente sono invece di Domenico Antonio Vaccaro, datate 1709-1719, e sono la Vergine e la Trinità consegnano le chiavi della città a san Gennaro.. La Certosa, fondata nel secolo XIV per volontà di Carlo II d’Angiò, fu ristrutturata tra la fine del Cinquecento ed il secolo successivo. Tra le opere esposte la famosa Tavola Strozzi, il dipinto che raffigura il ritorno a Napoli della flotta aragonese, uno dei pezzi più celebri.
www.polomusealecampania.beniculturali,it
CHIESA DI SAN GENNARO AL VOMERO
Una delle chiese dedicate al Martire del quartiere collinare, la facciata presenta le forme neorinascimentali di moda all’epoca della costruzione. La pianta è a croce latina con un’unica navata che sbocca in un breve transetto. Quando la parrocchia fu aperta vi si trasferirono quattro preziose tele dipinte fra il 1475 ed i primi del 1500, provenienti dal monastero benedettino di Santa Patrizia. La più antica, del 1475, raffigura San Benedetto. La seconda tela, del 1508, è un polittico che ha al centro la Dormitio Virginis.
CHIESA DI SAN GENNARO AD ANTIGNANO
E’ una basilica patriarcale di diritto pontificio ed è la più antica chiesa del Vomero dedicata al Santo Patrono della città. E’ sorta nell’area che un tempo era occupata da una cappella settecentesca, sempre dedicata a San Gennaro. Secondo la tradizione, è questa la prima chiesa napoletana ad aver ospitato le reliquie del Martire e quindi sarebbe questo il luogo dove sarebbe avvenuto il primo prodigio della liquefazione del Sangue.
Itinerario Pozzuoli
VULCANO LA SOLFATARA *
Situata nella parte alta di Pozzuoli, secondo la tradizione è il luogo dove fu decapitato il Santo, la Solfatara è un cratere ancora attivo dove si manifestano potenti fumarole che erompono i loro vapori sulfurei ad oltre 160 °C, mentre in una depressione centrale della caldera si può osservare del fango che bolle a 140 gradi.
www.solfatara.it
IL SANTUARIO DI SAN GENNARO ALLA SOLFATARA
E’ uno dei più importanti edifici di culto della zona flegrea. Fu fortemente voluto dai Napoletani per sostituire la precedente chiesetta, risalente all’VIII secolo, dove San Gennaro nel 305 subì il martirio. Qui si venera la pietra sulla quale, secondo la tradizione, è stato decapitato il Santo. Nei giorni che precedono la festa del Santo Patrono, le tracce di sangue assumono un colore rosso più intenso, mentre durante tutto il resto dell’anno la pietra è nera.
ANFITEATRO FLAVIO *
E’ il terzo più grande d’Italia, la struttura, di pianta ellittica, misura 147 x 117 metri. Secondo alcuni, fu edificato sotto Nerone e poteva contenere fino a 20.000 spettatori. Nei sotterranei sono tuttora visibili parti del sistema per sollevare le gabbie che portavano nell’arena le belve feroci. Nel 305 d.C. i martiri: Gennaro, Procolo, Eutichete, Aucuzio, Festo, Desiderio e Sossio vennero condannati ad essere sbranati nell’Anfiteatro, ma per miracolo, le belve li risparmiarono, però furono decapitati nella Solfatara.
www.cir.campania.beniculturali.it
* siti inclusi nella San Gennaro>Card
La San Gennaro>Card, sviluppata sulla piattaforma di Campania>Artecard, mette in rete otto siti culturali tra i più significativi e noti per ripercorrere la vita e il culto del Santo: il Museo Diocesano, il Museo del Tesoro di San Gennaro, la Basilica di Santa Restituta nel Duomo, il Museo di San Martino, il Pio Monte della Misericordia, le Catacombe di San Gennaro, l’Anfiteatro Flavio di Pozzuoli e il Vulcano La Solfatara.
Un viaggio tra arte, fede e tradizione per conoscere la storia e il rito del “miracolo del sangue”.
La San Gennaro>Card ha una durata di 3 giorni ed è disponibile a 14 € con un risparmio di circa il 50 per cento sul costo complessivo degli ingressi, con una versione da 29 € che comprende anche il trasporto pubblico regionale.
La Card include:
• Accesso gratuito ai primi tre luoghi a scelta che fanno parte del circuito e una riduzione fino al 50% sugli altri cinque
• Partecipazione gratuita agli itinerari tematici con visite guidate alla scoperta dei luoghi di San Gennaro in programma dal 19 al 26 settembre;
• Utilizzo del trasporto pubblico delle aziende che afferiscono al Consorzio UNICOCAMPANIA, per la card con i trasporti.
Durante la settimana di celebrazioni dedicate al Santo, dal 19 al 26 settembre, i possessori della San Gennaro>Card potranno partecipare gratuitamente agli itinerari tematici con visite guidate “Sulle tracce del Santo”.
Si tratta di tre itinerari che racchiudono oltre che gli otto siti del circuito, anche le Chiese dedicate al Santo.
1) Itinerario Centro Storico • Catacombe di S. Gennaro• Le reliquie del Santo nel Duomo di Napoli • Museo Diocesano • Museo del Tesoro di San Gennaro • Pio Monte della Misericordia
2) Itinerario attraverso il Vomero • Museo e Certosa di S. Martino • Chiesa di San Gennaro al Vomero • Chiesa di Gennaro all’ Antignano
3) Itinerario a Pozzuoli • Vulcano Solfatara • Santuario di San Gennaro alla Solfatara • Anfiteatro Flavio di Pozzuoli
La San Gennaro>card si acquista presso il punto informativo Campania>Artecard della Stazione Centrale di Napoli, presso alcuni dei Musei del Circuito e online sul sito www.campaniartecard.it
Per acquisti e informazioni è a disposizione il numero verde 800 600 601 / Per cellulari e dall’estero + 39 06399 67650