Milano punta sul marketing turistico ma la comunicazione desta sconcerto

Giuseppe Sala, oggi sindaco meneghino e già general managr di Expo Milano 2015, avrebbe voluto fare il presidente dell’Enit, ossia dell’ente collegato al Ministero beni culturali che ha l’obiettivo di promuovere l’offerta turistica italiana nel mondo. Da sindaco di Milano oggi sta giustamente riflettendo sul marketing turistico della città visto il successo di Expo, gli investimenti soprattutto esteri nel settore alberghiero e ricettivo in generale, il dilagare delle affittanze private, l’impennata degli arrivi in una destinazione che non era ben percepita come turistica, il grande progetto di riassetto dell’aree post Expo e il Piano del Governo per Milano da circa 2 miliardi, una dotazione infrastrutturale (aeroporti, ferrovie e viabilità) senza pari in Italia. Tra qualche giorno Sala sarà all’estero, in Giappone, per promuovere Milano, che nei mesi scorsi ha già fatto un accordo strategico nel turismo con New York. Al tempo stesso la Regione Lombardia sta massicciamente investendo nel turismo, con un piano che da solo vale oltre il budget dell’Enit grosso modo. Tante le cose in ballo. Gira sul web un filmato su un tema interessante Unexpected Milan che, a quanto è dato sapere,  dovrebbe contribuire a sostenere la missione di Sala in Giappone, visto che i turisti con gli occhi a mandorla a Milano sono in calo. Lodevole il tentativo di creare un destination appeal, ma ritengo che desti un po’ di sconcerto la soluzione che, sia pure di alto profilo professionale,  lascia molti dubbi sul piano della effettiva comunicazione. Va bene che se ne parli comunque, ma l’immagine di Milano mi pare poca cosa rispetto a quello che oggi la città è in Italia e nel mondo. Moda, cultura, arte, paesaggio urbano, design, enogastronomia di alta qualità, architettura, shopping di alta gamma, grandi alberghi internazionali, lifestyle, atmosfera glamour, alta formazione internazionale, alta finanza, ricerca medica e tecnologica, economia digitale. Caro sindaco Sala la prossima volta speriamo che si faccia di meglio. Colpiamo di più l’immaginario con una strategia mirata. Il paragone non è sostenibile, ma credo vada preso come auspicio: ogni americano dentro di sè sa che andare a New York almeno due volte l’anno fa parte delle cose che vanno fatte nella vita. Ecco Milano dovrebbe tendere a questo.

Per il video Unexpected Milano https://www.turismo.milano.it/wps/portal/tur/it