Parte la corsa alla direzione generale dell’Unesco mentre l’attuale top manager, la bulgara Irina Bokova, è a sua volta tra i canditati più accreditati al seggio di segretario generale dell’Onu. In particolare, il candidato del Qatar ha iniziato proprio da Roma il lancio della sua candidatura al vertice dell’organizzazione per il patrimonio culturale dell’umanità.
Hamad Bin Abdulaziz Al Kawari ha presentato oggi nella capitale italiana – come informa una nota – le linee programmatiche della sua candidatura. Al Kawari ha dichiarato: “L’Italia rappresenta un vero e proprio museo della storia del mondo. Per questo ho scelto di annunciare la mia candidatura nel vostro Paese”. “Il Governo italiano ha fatto una scelta che io ritengo molto saggia” ha aggiunto “destinare le stesse risorse alla sicurezza e alla cultura”. Al Kawari si trova a Roma per due giorni di intensi incontri con il mondo politico e accademico. Un’occasione unica per presentare la propria visione del futuro dell’Unesco e i prossimi passi della campagna internazionale. La visita in Italia, Paese che detiene il maggior numero di siti Patrimonio dell’Umanità, si è aperta nella mattinata di oggi con il conferimento di una laurea honoris causa da parte dell’Università di Tor Vergata, dove Al Kawari ha tenuto una lezione sul ruolo dell’istruzione e della cultura nelle relazioni internazionali. Dopo la conferenza presso l’Associazione Stampa Estera, il candidato alla guida dell’Unesco ha incontrato il Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca Stefania Giannini.
La giornata di domani sarà dedicata a una fitta agenda di incontri istituzionali, che includeranno un appuntamento presso il Ministero dei beni e delle attività culturali, un incontro con la Presidente della Commissione Cultura della Camera dei Deputati Flavia Piccoli Nardelli e una visita alla Società Geografica Italiana.
Hamad Bin Abdulaziz Al Kawari è esperto diplomatico, statista e intellettuale e ha ricoperto il ruolo di Ministro della Cultura del Qatar dal 2008 al gennaio 2016. Dopo una carriera come ambasciatore in Francia, Stati Uniti e all’ONU, è infatti entrato nel governo dello Stato arabo nel 1992, come Ministro dell’Informazione e della Cultura. Dopo un decennio di profonde innovazioni, culminate nella fondazione del Centre for Media Freedom nel 2007, è stato il primo ad ottenere le deleghe congiunte per la Cultura, le Arti e il Patrimonio Culturale. Durante il suo mandato il Qatar ha costruito un esteso network di partnership culturali, anche grazie al coinvolgimento della sceicca Al-Mayassa Al Thani, figura di riferimento del mondo culturale a livello internazionale.