Firenze e la Toscana rilanciano sulla fascia alta del mercato. Offerta a 5 stelle lusso: la celebrazione dei 300 anni del Gallo nero si lega strettamente al rinnovo dell’intesa con lo Champagne.
Di seguitole note ufficiali in italiano e in inglese.
CHIANTI CLASSICO E CHAMPAGNE: INSIEME VERSO IL FUTURO
Nel giorno della celebrazione del Trecentesimo anniversario dal Bando del 1716,
Chianti Classico e Champagne annunciano un accordo di collaborazione.
Firenze, 24 settembre 2016 – Annuncio a sorpresa oggi a Palazzo Vecchio nel giorno della celebrazione del Trecentesimo compleanno del Chianti Classico.
Dopo 62 anni dalla firma del patto di gemellaggio tra Firenze e Reims, il legame tra le due città si rinsalda. E si rinsalda con la promessa di un’altra unione, quella fra i due vini di riferimento, prodotti nei territori limitrofi alle due città: il Chianti Classico e lo Champagne.
Il sindaco Dario Nardella e il collega francese Arnaud Robinet avevano già sottoscritto, due anni fa, il rinnovo dell’impegno voluto nel 1954 dall’allora sindaco Giorgio La Pira.
“Questo è un gemellaggio storico – aveva dichiarato nell’occasione il Sindaco Nardella – che ha consentito alle nostre due città di stabilire relazioni di amicizia in uno spirito di fraternità e solidarietà. Le relazioni tra le istituzioni si sono tradotte in rapporti di collaborazione tra le nostre comunità e le nostre associazioni culturali. Nella cultura, nell’istruzione, nell’economia creeremo occasioni di scambio per rinsaldare e rendere sempre più vivo questo legame”.
In questi anni la collaborazione tra le due città è stata sempre attiva e ha promosso scambi e iniziative in ambito culturale, economico, educativo e sportivo. Quello con Reims è il primo dei gemellaggi sottoscritti da Firenze, simbolo di una visione di apertura al mondo: da quel patto del 1954 nacque, infatti, la grande stagione delle relazioni internazionali voluta da La Pira.
Oggi l’annuncio di un Accordo di Collaborazione tra il Chianti Classico e lo Champagne è un altro importante tassello nell’ottica di far crescere e sviluppare lo spirito di collaborazione non solo fra le due città ma anche, con un respiro più ampio, fra le due nazioni.
“Per questa opportunità devo pubblicamente ringraziare i sindaci delle città di Firenze e Reims, Dario Nardella e Arnaud Robinet, il vicesindaco di Reims Benjamin Develey e il Direttore Generale del Comité Champagne, Vincent Perrin.” dichiara Sergio Zingarelli, Presidente del Consorzio Vino Chianti Classico. “I contenuti dell’Accordo saranno definiti nelle prossime settimane e sottoscritti pubblicamente in un evento che costruiremo all’uopo, tuttavia della sua importanza nessuno può dubitare. Lo Champagne è non solo il vino più famoso al mondo, ma anche una delle denominazioni più grandi e rappresenta un’icona della qualità, il simbolo concreto di uno stile che travalica l’ambito nel quale è nato. Nella sua storia di successo i viticoltori dello Champagne hanno dimostrato di possedere anche altre doti non meno importanti: la lungimiranza e la capacità di governare efficacemente la propria crescita. Ecco perché lo Champagne rappresenta un modello per tutti noi e perché questa collaborazione può portare frutti anche ad una denominazione tanto diversa come la nostra.”
From Cosimo III to Wine Economy: when the story goes on …
On the day commemorating the 300th anniversary of the 1716 Notice,
Chianti Classico and Champagne announce a partnership agreement.
Florence, 24th September 2016. A surprise announcement today at Palazzo Vecchio on the day celebrating the 300th anniversary of Chianti Classico.
62 years after a twinning agreement was signed between Florence and Reims, the link between these two cities is reinforced. And it is reinforced with the promise of another union, between their two emblematic wines, produced in the area surrounding the two cities: Chianti Classico and Champagne.
Two years ago Mayor Dario Nardella and his French counterpart Arnaud Robinet had already undersigned a renewal of the commitment dating back to 1954, under then-Mayor Giorgio La Pira.
“This historic twinning,” said Mayor Nardella at the time, “has enabled our two cities to establish a friendship in a spirit of fraternity and solidarity. Relations between the institutions have translated into partnerships between our communities and cultural associations. In the fields of culture, education, and economy, we will create opportunities for exchange that will reinforce and animate this connection”.
Over the years the partnership between the two cities has remained active and promoted exchanges and events in the fields of culture, education, economy and sport. The twinning with Reims was Florence’s first, and symbolized an opening up to the world: after that agreement signed in 1954, a period of international relations began, at the behest of La Pira.
Today the announcement of a Partnership Agreement between Chianti Classico and Champagne is another important step along the route towards growing and developing a spirit of collaboration, not only between the two cities but also to a wider extent between the two nations.
“I must publicly thank the Mayors of the cities of Florence and Reims, Dario Nardella and Arnaud Robinet, and the Managing Director of the Comité Champagne, Vincent Perrin, for this opportunity,” says Sergio Zingarelli, Chairman of the Consorzio Vino Chianti Classico. “The terms of the agreement will be defined in the coming weeks, and publicly undersigned during a specially organized event, but there can be no doubt as to its importance. Champagne is not only the most famous wine in the world, it is also one of the largest designations and represents iconic quality, as the concrete symbol of a style that has moved beyond its original context. In the history of its success, Champagne winegrowers have demonstrated that they possess other, no less important qualities: far-sightedness, and the ability to manage their growth in an efficient manner. This is why Champagne represents a model for us all, and why this partnership can be fruitful even for such a different designation, like our own.”
CHIANTI CLASSICO, LA GRAN SELEZIONE TRAINA LE VENDITE
Si conferma il trend in crescita degli ultimi 5 anni (+ 35%)
Raggiunti mercati inesplorati, dalle Antille allo Zimbawe
Gallo Nero tra le eccellenze enologiche mondiali
Firenze, 24 settembre 2016 – Trecento anni e non sentirli: il Chianti Classico celebra il 300esimo anniversario dal bando di Cosimo II de’ Medici che per primo ne individuò i confini, ma si dimostra più dinamico che mai. Si conferma il trend in crescita degli ultimi cinque anni, che hanno fatto segnare un +35% nelle vendite a livello globale.
Un risultato raggiunto grazie a un processo di profondo rinnovamento avviato nell’anno più buio della crisi economica e finalizzato a riposizionare il Gallo Nero sui mercati globali, mantenendo il primato della denominazione. Un percorso fatto di scelte coraggiose, a partire dall’introduzione della Gran Selezione, che non hanno tardato a dare frutti, in termini di qualità e competitività.
“Siamo molto soddisfatti dell’andamento del mercato – afferma Sergio Zingarelli, Presidente del Consorzio – un risultato che premia il lungo lavoro di rilancio della denominazione svolto negli ultimi anni e culminato con l’introduzione della Gran Selezione, la nuova tipologia di Chianti Classico sul mercato da due anni. La Gran Selezione è nata dall’esigenza di valorizzare le punte qualitative del Chianti Classico e oggi rappresenta circa il 4% delle vendite dei vini del Gallo Nero. Un grande vino che ha qualificato ulteriormente la nostra denominazione e che ha già riscosso successi di critica e che in breve tempo si è posizionato nella sfera delle eccellenze enologiche mondiali”.
Cresce e prende vie inaspettate anche l’apprezzamento del pubblico: sono oltre 100 i mercati del mondo che hanno visto arrivare almeno una fornitura di Chianti Classico nell’ultimo anno, dalle Antille Olandesi al Belize, fino a Uganda e Zimbabwe. Per quel che riguarda i suoi mercati tradizionali, gli Stati Uniti si confermano al primo posto, assorbendo circa il 31% delle vendite totali, seguiti dall’Italia al 20%, dalla Germania con il 12%, dal Canada con il 10%, da Regno Unito con il 5%, dai Paesi Scandinavi, Svizzera e Giappone al 4%, da Benelux, Cina e Hong Kong al 3%, e infine dalla Russia con l’1%.
A oltre 90 anni dalla sua costituzione, il Consorzio Vino Chianti Classico, il primo consorzio di produttori vitivinicoli nato in Italia, conta 580 soci. E numeri da “grande impresa”: con un fatturato globale stimabile in più di 700 milioni di euro e un valore della produzione vinicola imbottigliata di circa 400 milioni di euro, il Chianti Classico rappresenta un vero e proprio “distretto produttivo”, oltre che un’eccellenza riconosciuta nel mondo.