Turismo culturale & spettacolo: è scontro aperto tra il Comune e la Fondazione Ravello

Non c’è pace tra i monti della Costiera amalfitana. E soprattutto non c’è pace a Ravello, splendidamente arroccato con millenarie vestigia e sede di un Festival di musica e spettacolo famoso nel mondo. In questi giorni dopo le turbolenze al vertice della Fondazione Ravello tra 2015 e inizio 2016 si sta aprendo un nuovo capitolo di una querelle mai sopita. Il Consiglio comunale ed il sindaco Salvatore Di Martino hanno apertamente criticato nelle ultime settimane l’operato della Fondazione cui partecipa anche il Comune insieme alla Regione Campania e che gestisce siti e attività culturali. Di Martino ha scritto al governatore campano Vincenzo De Luca ed al presidente della provincia di Salerno, Giuseppe Canfora, per esprimere riserve sulla gestione della Fondazione. Poi il Consiglio comunale ha chiesto un confronto con i soci Mibact, Regione Campania e Provincia sulla gestione del Festival e nel corso della discussione (si consulti il sito  www.ilvescovado.it) si sarebbe ipotizzato anche un giudizio molto critico in relazione all’operato della Fondazione. Sebastiamo Maffettone, presidente della Fondazione Ravello e consigliere di De Luca per la cultura, ha ribattuto alle contestazioni ricordando l’altissimo profilo della produzione del Ravello Festival. Di Martino a sua volta ha rilanciato sul fatto che con un budget di 2,8 milioni i risultati turistico-culturali del festival sarebbero stati largamente al di sotto delle aspettative. Insomma, come ebbi modo di dire al tempo dell’uscita di Domenico de Masi dal vertice della Fondazione, Ravello dovrebbe essere un punto di riferimento internazionale e indiscusso nel mondo della cultura.