Non solo Venezia. Il Veneto consolida il ruolo di Regione-laboratorio per il turismo: via a un pacchetto di iniziative per promuovere il turismo digitale, stanziati fondi per oltre 12 milioni finalizzati al rilancio degli hotel di montagna e confronto con le imprese. Obiettivo: competitività dell’offerta e del sistema, per una delle aree a più alta vocazione turistica in Europa.
Di seguito le note della Regione e delle associazioni di imprese sulle varie iniziative.
DIGITALE NEL TURISMO. CANER: “VENETO IMPEGNATO SU PIÙ FRONTI, NEL SEGNO DELLA COOPERAZIONE PUBBLICO-PRIVATO”
“Una delle principali sfide del Veneto, regione leader nel turismo in Italia e tra le prime in Europa, è quella delle Information and Comunication Technologies applicate a questo settore. Qualche gap rispetto ad altre realtà è ancora da colmare e per farlo abbiamo inserito nel Documento Economico e Finanziario Regionale che guiderà la nostra attività per il prossimo triennio, una triplice azione: attuare una programmazione partecipata, realizzare progetti di agenda digitale e banda larga, mettere a sistema il nuovo DMS, Destination Management System”. Lo ha detto l’assessore al turismo della Regione del Veneto, Federico Caner, aprendo oggi pomeriggio all’Aula magna del Campus dell’Università Ca’Foscari di via Torino a Mestre (Ve) il convegno “Digital Tourism, l’innovazione digitale nel turismo”, iniziativa rivolta agli operatori del settore, alle loro associazioni, a esperti di marketing e comunicazione turistica, a studenti. “Programmazione partecipata significa condividere un piano strategico del digitale nel turismo in collaborazione con i principali stakeholder e in particolare con le associazioni di categoria imprenditoriali – ha spiegato l’assessore –, mentre sul versante dell’infrastrutturazione tecnologica, la Regione è impegnata a investire i Fondi europei del POR e del PSR per dare al Veneto una dimensione europea. Infine, nell’organizzazione e gestione delle destinazioni e dei prodotti turistici, l’obiettivo è quello di diffondere il nuovo DMS attraverso la rete degli uffici di Informazione e accoglienza Turistica (IAT), delle Organizzazioni di Gestione delle Destinazioni riconosciute (OGD), del sistema delle imprese turistiche e i loro Consorzi”. “C’è una presa di coscienza generale che il futuro è rappresentato dal digitale – ha concluso Caner –, che il successo del turismo in Veneto passa attraverso l’abbraccio di questo nuovo modo di operare, che vede pubblico e privato, Regione e imprese, nel rispetto delle specifiche competenze e ruoli, lavorare insieme per un obiettivo comune”.
WEB E TURISMO: LE PROPOSTE DI ASSOTURISMO, CONFTURISMO E FEDERTURISMO IN UN DOCUMENTO CONGIUNTO ALLA REGIONE CON L’OBIETTIVO DI APRIRE UN PERCORSO PER COLMARE IL GAP DIGITALE
Utilizzare al meglio le potenzialità del digitale applicate al turismo. Colmare un ormai inammissibile gap tecnologico. Cogliere nel futuro Programma regionale per il Turismo – che vedrà la luce nel 2017 – l’occasione per inaugurare una nuova fase di programmazione che ponga al centro le tecnologie del digitale. Lo propongono Confturismo Veneto, Assoturismo Veneto e Federturismo Veneto, convinte che senza web non c’è turismo. Destinatario, l’assessore regionale al Turismo Federico Caner, al quale il 21 ottobre scorso le tre associazioni regionali di rappresentanza dell’imprenditoria turistica hanno consegnato un documento comune firmato dai rispettivi presidenti: Marco Michielli, Antonello De’ Medici e Francesco Mattiazzo. L’occasione è stato l’evento ‘DigitalTourism, l’innovazione digitale nel turismo’, un pomeriggio di lavori per approfondire gli scenari dell’evoluzione tecnologica e le nuove soluzioni disponibili per il mercato dell’ospitalità e del travel, con la partecipazione di esperti e testimonial scelti in rappresentanza di aziende leader della Travel Industry e fra coloro che in Italia hanno saputo portare innovazione e cambiamento. Oggi la promozione del turismo si fa nel e con il web. Fondamentale, per le tre associazioni, è trasformare una debolezza in un’opportunità in tre ‘mosse’: un piano strategico dedicato a una sorta di upgrade digitale dell’attuale offerta turistica da inserire nel Programma per il turismo della Regione Veneto;
- un processo organico, strutturato e condiviso, di digitalizzazione, gestito dalle Rappresentanze turistiche. Obiettivo: formare gli operatori anche attraverso la messa in rete di competenze;
- destinare parte delle risorse stanziate dalla Regione per la competitività delle imprese turistiche dirigendole verso lo sviluppo digitale con un’azione endogena (attraverso gli strumenti di promozione della Regione) e una esogena (che riguardano la sfera di attività degli stakholders, cioè le Rappresentanze e le imprese)
Alla Regione Veneto, i presidenti delle tre associazioni del Turismo chiedono di attivare un comitato direttivo con l’obiettivo di creare le condizioni di policy e un perimetro di azione. In sostanza, uno steering committee di natura tecnica, i cui risultati dovrebbero essere poi portati a un incontro tra l’assessorato al Turismo e le Rappresentanze imprenditoriali per affiancare la struttura regionale nelle fasi di predisposizione del Programma regionale per lo sviluppo e la competitività, definiti nella legge regionale del 2013 sullo sviluppo e la sostenibilità del turismo veneto.
AL VIA IL “FONDO SPECIALE PER LE DOLOMITI E LA MONTAGNA VENETA”. CANER: 12,5 MILIONI ALLE AZIENDE RICETTIVE PER INNOVARE E RENDERE PIÙ COMPETITIVA L’ OFFERTA
La Giunta regionale del Veneto, su proposta dell’assessore al turismo Federico Caner, ha approvato oggi due deliberazioni di grande importanza a sostegno dell’economia turistica della montagna veneta, finalizzate entrambe alla concessione di contributi per interventi di sviluppo, innovazione, ammodernamento, ristrutturazione e riqualificazione delle strutture ricettive: una riguarda finanziamenti di piccole e medie dimensioni, l’altra è finalizzata a investimenti più consistenti. “L’approvazione di questi provvedimenti – sottolinea Caner – testimonia l’interesse con il quale stiamo operando per un forte rilancio dell’offerta turistica montana, fornendo strumenti economici di diversa portata agli imprenditori di quelle aree, che, a seconda delle loro esigenze, potranno avvalersi di aiuti che loro stessi ci hanno richiesto e che ora saranno disponibili”. “Si tratta di due linee di finanziamento che compongono il ‘Fondo speciale per le Dolomiti e la montagna veneta’ – prosegue Caner –, che ha una dotazione finanziaria complessiva, derivante esclusivamente dal bilancio regionale, di 12,5 milioni di euro: 9 milioni destinati agli aiuti ‘de minimis’, cioè contributi fino a un massimo di 200 mila euro nell’arco di tre esercizi finanziari, e 3,5 milioni per quelli compatibili con il mercato interno, cioè contributi per investimenti di importo compreso tra 0,5 e 1,5 milioni di euro”. Si tratta di strumenti estremamente utili e diversificati in grado di soddisfare le esigenze delle imprese turistiche che intendono migliorare la propria offerta di soggiorno e accoglienza (attraverso restauri e ampliamenti edilizi, il potenziamento tecnologico, l’efficientamento energetico, la realizzazione di aree di benessere e piscine, il conseguimento della certificazione ambientale, ecc.), che si articolano in interventi contributivi in conto capitale, accompagnati dall’attivazione di un fondo di rotazione, e in un fondo di garanzia e controgaranzia. La linea di intervento in regime di aiuto “de minimis” è destinata alle PMI di montagna (strutture ricettive di tipo alberghiero, villaggi turistici, campeggi, alloggi turistici, case per vacanze, unità abitative ammobiliate ad uso turistico, bed & breakfast, rifugi alpini) per investimenti strutturali di dimensioni e spesa limitate; l’altra, destinata ad alberghi, villaggi-albergo, residenze turistico-alberghiere e alberghi diffusi, rientrando fra i regimi di aiuti compatibili con il mercato interno, segue le regole della Comunità europea. Entrambe si applicano ai territori montani delle province di Belluno, Vicenza, Verona e Treviso. Le due linee di intervento sono fra loro alternative e non cumulabili, pertanto ogni richiedente potrà optare per una sola delle due.
Le domande di accesso ai contributi dovranno essere presentate entro il termine di 90 giorni dalla pubblicazione del provvedimento nel Bollettino Ufficiale della Regione, esclusivamente per via telematica, attraverso il Sistema SIU della Regione (www.regione.veneto.it/web/programmicomunitari/siu).
Nutriamo grandissime aspettative da questa presa di coscienza della Regione sull’importanza del web – dichiara il presidente di Confturismo Veneto Marco Michielli – Ci aspettiamo un’accelerazione sul fronte digitale, perché il ritardo che l’Italia ha accumulato rispetto al resto del mondo è enorme. Da qui in poi dovremo sicuramente fare meglio, e il documento comune assunto con le altre organizzazioni regionali del turismo spingerà la Regione ad andare in questo senso”. “Delineare un percorso concertato di digitalizzazione nel turismo veneto – evidenzia il presidente di Federturismo Veneto, Antonello De’ Medici – è anche un’opportunità per predisporre insieme il Documento di policy pluriennale per il settore, previsto dalla legge regionale n. 11/2013 recante le diposizioni sul turismo e non ancora attuato: il digitale insomma non solo come risorsa specifica, ma come trama trasversale del futuro sviluppo turistico della nostra Regione”.
“La digitalizzazione diffusa tra le migliaia di micro e piccole imprese turistiche venete – dichiara Francesco Mattiazzo, presidente di Assoturismo Veneto – rappresenta lo strumento indispensabile per dare nuove e vincenti prospettive allo sviluppo del settore nonché uno dei fattori di coordinamento e condivisione nella definizione del programma regionale per lo sviluppo e la competitività del Sistema turistico regionale”.