Sono sempre rimasto affascinato dalla street art. E mi è spiaciuto vedere contestazioni o addirittura decisioni negative dei Comuni contro queste espressioni artistiche. Voglio al riguardo sottolineare le potenzialità per l’offerta turistica. Sono stato invitato lo scorso anno a Danzica, in Polonia, dove lo sviluppo della street art si è legata con la valorizzazione dei quartieri operai della città culla della democrazia a Est. Oggi a Danzica la street art è fattore chiave dell’offerta turistica. Accanto alle atmosfere anseatiche i percorsi tra case, fabbriche, aree portuali sotto il segno della street art d’autore (ci sono tanti esponenti di rilievo mondiale) sono godibilissimi, soprattutto si toccano punti importanti della storia contemporanea, accompagnati dalla creatività.
Interessanti al riguardo le esperienze che maturano in Italia. Di seguito la nota di Inward, sulle potenzialità della street art e sulle intese con i Comuni
All’avvio i lavori del primo tavolo di esperti di street art per un programma di valorizzazione nazionale nei Comuni d’Italia
Anci Giovani, Ang ed Inward (www.inward.it) coordineranno i maggiori esperti del settore per il primo studio integrato degli sviluppi del fenomeno in Italia, negli ambiti pubblico, privato, no profit e internazionale
Sono partiti in questi giorni a Roma presso la sede nazionale di Anci i lavori del primo Tavolo nazionale di Esperti di Street Art. I lavori si sono aperti con i saluti di Gianluca Callipo, presidente Anci Giovani, di Giacomo D’Arrigo, direttore Ang-Agenzia Nazionale Giovani, e di Luca Borriello, direttore ricerca Inward, Osservatorio sulla Creatività Urbana.
Negli ultimi anni, la street art ha raggiunto un livello molto alto di qualità produttiva e percezione da parte del pubblico, specialista e generalista, con migliaia di appassionati in Italia, non solo giovani, oltre alla vivace attenzione di rappresentanti di enti governativi, università, imprese, aziende e organizzazioni sociali. I Comuni d’Italia, nello specifico, si stanno arricchendo ormai di numerose opere anche di grandi dimensioni della durata media di dieci anni. Oggi sono più di 180 Comuni attivi nella valorizzazione della street art, quasi 300 progetti e circa 30 festival in tutta Italia.
Anci Giovani, insieme all’Agenzia Nazionale dei Giovani e l’associazione Inward-Osservatorio sulla Creatività Urbana che svolge ricerca e sviluppo su questi temi, ha immaginato di monitorare lo sviluppo del fenomeno all’interno dei Comuni italiani, considerando gli scenari urbani in continua evoluzione, dalle città si riempiono delle belle opere di questi straordinari artisti e dai giovani amministratori che potrebbero diventare delle vere e proprie sentinelle. L’auspicio è che l’amministrazione pubblica possa valorizzare e promuovere tale bagaglio nazionale integrato di conoscenza pratica, a favore dei Comuni d’Italia, visti i diversi sviluppi che la street art consegue nel mondo.
Per questo motivo, si è deciso di muoversi con questa ricognizione con la creazione di un team nazionale di esperti di street art (direttori di festival, curatori d’arte, operatori culturali specializzati, altri) che produca un’analisi complessiva dello stato del fenomeno in Italia, dal punto di vista culturale, artistico, economico e sociale, costruendo un programma di valorizzazione integrata in diverse sessioni di lavoro. Il think-tank nazionale, secondo le possibilità, produrrà documenti, dati e proposte anche a beneficio delle amministrazioni pubbliche,come linee-guida per i Comuni che vogliano imparare a conoscere la street art, per la sua migliore e corretta valorizzazione.
“Si tratta di un progetto – afferma Giacomo D’Arrigo, direttore dell’Agenzia nazionale giovani – che ci dà la possibilità di mettere a sistema la forma d’arte principalmente utilizzata dalle nuove generazioni: la street art. La massima forma di espressione della loro creatività e del loro talento che, al tempo stesso, diviene importante strumento per riqualificare territori o zone abbandonate. Dal canto nostro abbiamo anche esperienze di successo sul tema perché alcuni dei progetti, specialmente di scambio di giovani, che vengono realizzati, vedono la nascita di opere proprio grazie alla street art. Basti pensare alle opere nate nel quartiere San Basilio di Roma grazie al contributo della Commissione Europea (con il programma Gioventù in Azione). Quindi la street art per valorizzare e cambiare il volto delle periferie, rimettendole al centro dell’agenda politica”.
Per Gianluca Callipo, coordinatore nazionale di Anci Giovani e sindaco di Pizzo, “Costituire questo tavolo permette di riportare la giusta attenzione sul tema della rigenerazione urbana delle nostre città, e valorizzare sempre di più queste nuove forme d’arte che diventano, negli anni, patrimonio dell’Italia determinandone anche una forte crescita sociale e culturale. ANCI Giovani ha deciso di sostenere questo gruppo di lavoro tecnico, affinché parta proprio da noi giovani amministratori un approccio più corretto e consapevole a questa arte, un maggiore sostegno alle varie forme di creatività dei tanti giovani artisti presenti nelle nostre realtà. Il nostro obiettivo è produrre, attraverso l’esperienza di questi esperti, delle Linee Guida utili a tutti i Comuni che vorranno avvicinarsi e valorizzare la street art nelle loro comunità”.
“Per la prima volta – aggiunge infine Luca Borriello, direttore della ricerca Inward-Osservatorio sulla Creatività Urbana – si riuniscono gli esperti che guidano i processi di valorizzazione della street art in Italia. In un momento in cui l’attenzione al fenomeno è sempre più ampia, i territori si arricchiscono di opere d’arte, le imprese sperimentano prodotti, le comunità sociali dialogano con gli artisti e il numero di Comuni coinvolti è davvero notevole, occorre costituire un gruppo di lavoro nazionale che esprima le migliori competenze per un corretto e proficuo sviluppo della street art in Italia”. Tra le aziende favorevoli alla street art realtà come Coca Cola, Nike, Luis Vuitton, Ceres, Branca, Smart, Lacoste, Perrier, Furla, Goodyear, Renault, Fiat, Peugeot, Ikea, Google, Hyunday, Skoda, Pirelli, Hogan, Nissan, Carpisa, Arti grafiche Boccia, Gatorade, McDonald, Cavalli, Hot Wheels, Toyota.
Più in dettaglio la strategia Inward. Aiutare le aziende, grazie alla street art, a rendere fabbriche, capannoni e cantieri, sia esternamente sia internamente, luoghi aperti all’arte e alla bellezza e in grado di stimolare la creatività di chi lavora in quelle aree: Inward-Osservatorio sulla creatività urbana lancia con quest’obiettivo #StreetArtFactory per portare la bellezza e l’arte nelle fabbriche italiane. Con #StreetArtFactory Inward punta a valorizzare ulteriormente questa affascinante forma d’arte in ambito produttivo, dopo averla promossa presso i Comuni italiani. Proprio con l’Anci (Associazione Nazionale Comuni Itali, infatti, Inward ha lanciato Italian Graffiti (www.italiangraffiti.it) la prima forma di presidio notiziario di una rete, per ora informale, di Città e Comuni della Creatività Urbana. Ad oggi Inward monitora 154 Comuni, 266 Progetti e 20 Festival. Come già detto sono tante le aziende italiane ed estere (come testimoniato da Inward nella sua rubrica sui casi tematici industriali: www.streetness.it /rubrica) che hanno scelto la street art per raccontarsi, per ridisegnare i propri prodotti, per integrare ed armonizzare la loro presenza nel paesaggio urbano e non, per campagne di marketing e comunicazione, oltre ad implementare d’arte le proprie strutture.