Federalberghi: serve una card turistica unica per l’Italia e con applicazione smartphone

Le carte ad uso turistico (nella foto una di Napoli a titolo solo esemplificativo) dilagano e ve ne sono di vario tipo, in Italia e nel mondo come sottolinea una indagine di Federalberghi, da cui l’organizzazione trae una considerazione di fondo: occorre fare sistema, serve una carta nazionale unica e con applicazione smartphone che aiuti a promuovere il sistema Italia. Ci sono carte per i musei, carte per musei e trasporti, mentre altre fanno accumulare punti e vengono utilizzate anche per alberghi e shopping. A leggere lo studio commissionato da Federalberghi emerge un quadro da babele da acre, anche se occorre riconoscere che sono degli strumenti potentissimi e utilissimi. A patto però – rileva lo studio – che ci sia una Dmo ovvero un organismo che coordini seriamente il marketing della destinazione. Una card unica servirebbe? A questo punto è un tema di discussione. Certo se si acquistasse una carta che consente di fare tutto quello che un turista desidererebbe – consentendo poi anche la conoscenza dettagliata delle tendenze di consumo, ad esempio – potrebbe essere un bel passo in avanti. Da capire però come si regolerebbero enti locali, musei, società di trasporto, ristoratori e dettaglianti, per citare alcuni dei soggetti coinvolti a livello locale.

Di seguito una breve nota Federalberghi sulla ricerca.

 

Le card turistiche rendono il soggiorno più semplice e più comodo, offrendo in un’unica soluzione una pluralità di servizi, quali l’accesso alle principali attrazioni, la fruizione del trasporto pubblico locale e la fruizione di sconti o condizioni di favore presso esercizi convenzionati.

Nel contempo, le card sono dei potenti strumenti di marketing territoriale, che favoriscono la promozione turistica della destinazione ed “accompagnano” i turisti nel percorso di visita, aiutandoli nelle scelte e proponendo offerte programmate.

Artes srl, su incarico di Federalberghi, ha analizzato e posto a confronto le city card e le destination card di oltre cinquanta* grandi mete turistiche italiane ed europee.

Il quadro di insieme che ne risulta fornisce suggerimenti utili sia per le destinazioni che già dispongono di una propria card e desiderano valutare eventuali possibilità di aggiornamento sia per quelle che intendono attivarla ex novo.

In particolare:

1) dal lato del cliente

La card promette al turista di liberarlo da tutta una serie di incombenze logistiche e preoccupazioni (sbagliare nell’acquisto, non riuscire a spiegarsi in una lingua straniera, etc.), perché quel che gli serve e fornito dalla card stessa.
I vantaggi che spingono all’acquisto della card possono essere cosi schematizzati:
– semplicità nell’acquisto: la tessera si puo acquistare anche prima di partire con un semplice click e la si riceve tempestivamente, direttamente a casa, via corriere o, sempre nella medesima circostanza, si prenota il successivo ritiro in loco una volta giunti a destinazione;
– convenienza: le diverse formule di card esistenti sono, in genere, strutturate al fine di consentire un risparmio economico (sconti su servizi commerciali, ingressi con prezzo ridotto ai siti convenzionati, ecc.);
– comodità: il turista in possesso della card evita le code e riesce ad accedere ai servizi convenzionati con maggiore agilita. Questo consente di avere piu tempo a disposizione per la visita alla destinazione e di potersi godere con più tranquillità la meta del viaggio. Allo stesso tempo, il visitatore è “guidato”, nelle proprie scelte di visita, dalle soluzioni previste dalla card, un vantaggio soprattutto per quanti non sono in grado o non intendono autoorganizzare gli itinerari di visita;
– facilità d’uso: una volta acquistata, il visitatore ha tutto quello che gli serve (ingressi ai musei, trasporto pubblico e, in alcuni casi, anche il trasferimento da/per l’aeroporto) “condensato” in un’unica tessera.
Queste caratteristiche fanno si che la card risulti particolarmente utile a soddisfare le esigenze di un turismo “veloce”, offrendo al turista dello short break (e all’escursionista) strumenti che “permettano di avere facile accesso alle ricchezze del territorio e che diano certezza di spesa.

2) dal lato dell’offerta

Le City Card possono costituire un ottimo strumento per valorizzare l’offerta turistica e renderla, quindi, il più possibile “produttiva”.
Anzitutto, la Card offre alla destinazione un efficiente strumento di integrazione, promozione e commercializzazione delle diverse componenti.
Può essere utilizzata per la creazione di itinerari, per favorire la conoscenza dei siti minori e meno conosciuti, per realizzare attività di co-marketing e vendite collegate.
Può contribuire alla distribuzione dei flussi, orientando la domanda nel tempo e nello spazio, al fine di limitare il sovraccarico di un determinato sito in un determinato orario, il tempo di attesa in coda, etc.
L’analisi delle modalità di utilizzo della card (quando, quante volte, dove, per che cosa), aiuta inoltre ad apportare eventuali correttivi alle proposte, nonché a mettere a punto una migliore progettazione e gestione della destinazione come meta turistica.
La disponibilità di un data-base dei titolari offre interessanti opportunità di marketing diretto, con l’obiettivo mantenere vivo il legame tra il cliente e la località.
Inoltre, la possibilità di rilevare il comportamento e le preferenze dei possessori della card, nel rispetto delle normative riguardanti la tutela della privacy ed il trattamento dei dati personali, moltiplica le potenzialità del customer relationship management.
Se poi questa opzione si coniuga con la possibilità di condividere l’esperienza attraverso il web, creando un luogo virtuale “ex post” nel quale rivivere le proprie emozioni, ecco allora che la card diviene anche uno strumento di promozione virale.
Si va così ad offrire un’esperienza che non si esaurisce nel mero arco vacanziero, ma che precede e continua l’evento, portando, di là dai confini temporali, il percorso cognitivo e di condivisione emozionale di una comunità ben più ampia.

3) il futuro delle card
Ultimo, ma non meno importante, lo studio traccia la strada per portare l’Italia all’avanguardia sul mercato mondiale delle card, indicando due percorsi da compiere:
– la realizzazione di una piattaforma volta ad assistere le destinazioni minori e le piccole e medie imprese che desiderino dotarsi di una propria card;
– l’attivazione di una card turistica della destinazione Italia, con un’applicazione per dispositivi mobili che includa alberghi, musei e trasporti e venga progressivamente estesa anche ad altre componenti dell’offerta.

Il rapporto di ricerca è stato redatto da Laila Bauleo, Stefano Peta e Simona Poto.

  • Michele Ciboddo |

    Sono un ex albergatore., la card sicuramente e un’idea ottima ,ma io propongo di tesserare i bed breakfast obbligatoriamente tasse ” che non pagano ” visto che fanno concorrenza sleale e hanno gli stessi prezzi degli hotel . Non hanno un briciolo di spesa e in più non hanno esperienza di nulla . Noi albergatori spendiamo per tener su una struttura tanti e tanti soldi , vi pare giusto ?

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