Sharing economy e affitti turistici: scure della Regione Lombardia, ai Comuni il controllo e le multe

La Lombardia muove contro gli affitti turistici in nero. “Condivido le preoccupazioni degli albergatori: per questo Regione Lombardia, per prima in Italia, ha affrontato a viso aperto questo tema, portandolo a galla. Abbiamo stabilito un quadro normativo e delle sanzioni con l’obiettivo di garantire concorrenza leale e legalità, cercando di fare luce su alcune aree grigie di un ambito dell’accoglienza che sta conquistando fette di mercato sempre più importanti, spinto anche dal successo e dalle prerogative della sharing economy”. Così Mauro Parolini, assessore regionale allo Sviluppo economico.

Le nuove regole.  “Le misure che abbiamo introdotto riguardano la comunicazione di avvio attività ai Comuni, il rispetto di alcuni standard qualitativi essenziali, l’obbligo assicurativo,  la comunicazione dei flussi turistici e l’adempimento della denuncia degli ospiti in base alle indicazioni dell’autorità di pubblica sicurezza”.

Controlli per concorrenza sleale. “Ai Comuni spetta quindi il controllo e l’applicazione delle sanzioni. Se dopo mesi di rodaggio legislativo si segnalano ancora sacche di evasione e di concorrenza sleale, bisogna che si attui quanto previsto dalla legge, anche a tutela dei turisti. In questo momento di grande crescita del turismo in Lombardia, dove stiamo raccogliendo il frutto degli investimenti e dell’accelerazione che abbiamo imposto a questo settore, è necessario uno scatto di corresponsabilità da parte di tutti”.

Sfida per ampliare la ricettività. “Abbiamo offerto un ambito condiviso di legalità e concorrenza leale, che tenga conto delle esigenze di coloro investono ingenti risorse e professionalità in questo comparto. Sono certo  che chi opera con competenza e lungimiranza nel turismo potrà vedere in questo cambiamento una sfida e un’opportunità per ampliare la nostra capacità ricettiva, integrandolo con le forme più tradizionali”.