Ogni palazzo a Venezia ha un luogo segreto. Con l’occasione della Biennale che richiama artisti ed intellettuali da tutto il mondo la casa di champagne Ruinart ha scelto lo storico hotel Gritti Palace per organizzare una Maison della durata di tre giorni per far vivere una esperienza ecezionale con food, glamour e arte attraverso la scoperta di un luogo d’incanto su Venezia solitamente inaccessibile, come la Terrazza della Suite Redentore. Insomma un’esperienza da non mancare, si direbbe. Di seguito la nota che illustra l’iniziativa
Dopo Londra, Parigi e Madrid, la Maison Ruinart sceglie l’incanto di Venezia, in particolare il leggendario Gritti Palace, per l’apertura della prima Maison Ruinart Venice in Italia, privilegiando la Laguna che, durante la Biennale, diventa indiscussa capitale mondiale dell’Arte Contemporanea, a cui la Maison è fortemente legata sin dalla sua fondazione. In uno degli Hotel più elitari, dove storia e cultura si incontrano in una rinnovata tradizione veneziana, la Maison Ruinart consente eccezionalmente ai suoi ospiti di scoprire e di accedere alla terrazza della Suite Redentore, arroccata sul tetto del Gritti Palace, e offre un’esperienza esclusiva, che si potrà vivere solo per tre giorni: dal 21 al 23 Giugno 2017, durante la 57esima Esposizione Internazionale d’Arte.
Ogni sera, saranno disponibili 20 posti per il menu cena, elaborato da Daniele Turco, Executive Chef dell’hotel e del Ristorante Club del Doge, in abbinamento alle Cuvée Ruinart Blanc de Blancs e Ruinart Rosé e 60 posti per il menu aperitivo, per il quale lo Chef propone cicchetti tipici veneziani e Starred street food in abbinamento al Ruinart Rosé.
Immersi nell’universo della più antica Maison de Champagne, il cui antico savoir-faire, la dedizione e la passione per l’arte delle bollicine vengono descritti per la prima volta Live da Ugo Gattoni, uno dei giovani talenti artistici della Maison Ruinart, che si esibirà per i fortunati ospiti che sceglieranno di vivere una serata magica, cool e dal sapore fortemente contemporaneo.
Maison Ruinart Venice racconta la storia di due secoli di successo e audacia, di cultura e amore per l’arte, che ha portato la Maison ad essere oggi un riferimento di eccellenza ed eleganza nel mondo dello Champagne. Un’occasione indimenticabile per degustare Ruinart in un luogo unico, godendo di uno dei più affascinanti panorami di Venezia.
L’impegno della Maison Ruinart nel mondo dell’arte risale sin dalla sua fondazione e si esprime oggi attraverso la partecipazione alle maggiori fiere internazionali, ma anche e soprattutto tramite i lavori commissionati ad artisti di fama, che a modo loro, e attraverso il loro filtro, offrono una personale visione della Maison. Un modo per Ruinart di far condividere il suo patrimonio, la storia e il savoir-faire nonché l’eccellenza dei suoi vini in giro per il mondo. Nel 1896, la Maison ebbe l’audacia di far appello per la prima volta nella storia dello Champagne al talento di un giovane artista, il ceco Alphonse Mucha che realizzò una «réclame» che suscitò gran clamore all’epoca! E tutto questo ben prima che egli diventasse uno dei pilastri dell’Art Nouveau, come viene oggi mondialmente riconosciuto.
Da allora, molti artisti si sono interessati ai valori e al patrimonio della Maison reinterpretandoli nelle loro opere: Maarten Baas, con il suo “Bouquet de Champagne”, quale tributo a L’Art de Vivre à la Francaise; Gideon Rubin, con i suoi “Portraits” dei personaggi fondatori della Maison Ruinart; Hervé Van der Straeten e il suo “Miroir”; Piet Hein Eek e l’“Arch”; Georgia Russell con “ Le Grand Livre”; Hubert Le Gall e il suo “The Glass Calendar”; Erwin Olaf e i suoi “Light”, 25 scatti realizzati nelle creyères Ruinart… Nel 2017 Maison Ruinart ha scelto di collaborare con Jaume Plensa. L’artista spagnolo, famoso per le sue silhouette di corpi umani seduti o inginocchiati che sembrano scrutare l’orizzonte in maniera meditativa, come pensatori contemporanei, si è ispirato al fondatore della Maison Ruinart, Dom Thierry Ruinart, realizzando un masterpiece eccezionale: un testimone silenzioso, ancorato al suolo come lo è la vigna e come dom Thierry Ruinart lo era alle sue radici champenoise.
Questa importante scultura è costituita da elementi di linguaggio universali: segni, lettere provenienti da otto alfabeti diversi – il latino, il greco, l’arabo, così cari a dom Thierry Ruinart, ma anche l’ebraico, il cinese, il giapponese, il russo e l’hindi. Ogni lettera, assemblata alla mano, crea una seconda pelle dalla forma capace di rinascere sempre in maniera diversa. Ci sono voluti quasi 5 mesi a Jaume Plensa per dargli un’anima, una pulsazione, una luce e ancorarla in modo poetico alla terra attraverso le sue radici calligrafate.
Molti inoltre sono i giovani talenti con cui la Maison ama collaborare, uno fra questi è sicuramente Ugo Gattoni, che si esibirà per la prima volta Live a Venezia in occasione di Maison Ruinart Venice.
La 57esima Esposizione Internazionale d’Arte non poteva che essere il contesto migliore per condividere con appassionati ed esperti intenditori l’arte delle bollicine, le più antiche al mondo, e l’universo artistico contemporaneo della più antica Maison de Champagne.