Prosecco: l’Italia dichiara guerra all’Australia

Di seguito la nota del Consorzio Prosecco Doc sull’incontro a Prowein con il ministro Centinaio (a destra nella foto).

Düsseldorf 18.03.19 “La difesa delle nostre denominazioni è una delle priorità di questo governo. L’impegno del Ministero nei confronti della tutela della denominazione Prosecco, nell’ambito degli accordi bilaterali dell’Ue, sarà massima”. La garanzia arriva direttamente dal Ministro delle politiche agricole, Gian Marco Centinaio, oggi fra i padiglioni di Prowein, Fiera internazionale di vini e liquori di Dusseldorf, in Germania, incontrando i massimi rappresentanti delle associazioni vinicole italiane. Centinaio ne ha parlato in particolare incontrando Stefano Zanette, presidente del Consorzio di tutela del Prosecco Doc, il quale ha sottolineato all’esponente di governo la questione forse più spinosa e che riguarda l’utilizzo improprio del nome “prosecco” da parte dei produttori australiani. Il loro atteggiamento parassitario nel vendere da sempre il loro vino come espressione di uno stile italiano accampando un diritto sull’utilizzo del nome facendo riferimento alla varietà – ha detto Zanette – ci appare realmente incredibile. Ci sembra perciò che le parole del Ministro vadano finalmente della giusta direzione”.

 

 

 

  • Luca |

    C’e qualcuno che vuole sostenere che il Prosecco è conosciuto nel mondo grazie ai nostri migranti? Evitate di dire sciocchezze! I numeri e il valore è chiaro e fuga ogni dubbio. Ai nostri migranti vanno riconosciuti tanti meriti ma dall’’Italian sounding hanno tratto vantaggi che non devono costituire un alibi per scippare al nostro paese un valore che è costituito dai veri prodotti italiani.

  • R.P. |

    La lotta all´ITALIAN SOUNDING e´ in molti casi una pugnalata alle spalle dei nostri emigrati di seconda o terza generazione. Partiti con niente hanno diffuso nel mondo lo stile alimentare italiano: i termini bolognese, mozzarella, polenta, spumante, salame, etc.etc. sono arrivati nel mondo dall´Italia portati dall´emigrazione. Ora i vari Coldiretti, Consorzio Prosecco & Co. arrivano a vietare le denominazioni diventate grandi per il lungo lavoro degli emigrati. Ai quali viene ora anche vietata l´attivita´ produttiva e commerciale che conducono da decenni. VERGOGNA!!! Saluti. R.P. Frankfurt/M.

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