Con una settimana di festeggiamenti il ristorante milanese Osaka ha celebrato i vent’anni. Aperto da Naoko Aoki il ristorante Osaka, particolarmente apprezzato dalla comunità giapponese (sua la cena all’ultima festa per il genetliaco dell’Imperatore in dicembre), ha fatto conoscere fin dall’inizio la cultura del Ramen, linea di zuppe di origine cinese, che ha nel tempo dato vita ad un vera e propria moda gastronomica. Oggi i ristoranti di Ramen, a Milano come in altre città, si contano numerosi. Di seguito una sintesi della nota di presentazione dei vent’anni di Osaka.
Era il 1999 quando Naoko Aoki, non ancora trentenne, decise di aprire a Milano il primo ristorante giapponese di Ramen. In quel periodo si contavano su una mano i ristoranti che proponevano sulla piazza milanese la cucina del Sol Levante (principalmente sushi): fra questi Poporoya (del Maestro Shiro Hirasawa), Suntory, Sogo e Akasaka – che facevano capo a importanti aziende giapponesi – oltre ad altri pochissimi locali di piccola gestione. Figlia di insegnanti, una laurea in lingua francese conseguita in Giappone, Aoki-san si occupava di moda facendo la spola fra Tokyo, Milano e Parigi dove, all’epoca, la comunità nipponica era assai numerosa (con circa 20mila residenti) e vivace, tanto che nella capitale francese i ristoranti specializzati in Ramen avevano un grande successo ed erano molto frequentati sia dai giapponesi, sia dai turisti. Fu così che Naoko Aoki decise di portare a Milano una proposta che ancora mancava, sostenuta e incoraggiata dal proprietario del Ristorante Osaka di Parigi (situato nella prestigiosa zona di Palais Royal) e di altri due locali di successo, che fu non solo il suo mentore, ma inizialmente anche socio (sino al 2009 anno in cui Naoko rilevò il 100% delle quote). Grazie alla qualità della sua cucina e delle materie prime selezionate, e al servizio curato e impeccabile, il Ristorante Osaka ha saputo nel tempo conquistare non solo la clientela giapponese residente o di passaggio nel capoluogo meneghino (per business o per leisure), ma anche il pubblico italiano, diventando così un punto di riferimento a Milano per tutti gli appassionati della cucina giapponese tradizionale.
Ramen, sushi e washoku sono ancora oggi i tre capisaldi del Ristorante Osaka e, come vent’anni fa, definiscono lo stile della sua proposta gastronomica.
L’anima della cucina del Ristorante Osaka è da diciotto anni Chef Ikeda (giunto a Milano da Parigi nel 2001) che da sempre realizza la vera cucina giapponese senza compromessi, curata in ogni dettaglio, sino alla perfezione, e riconoscibile al palato giapponese. Chef Ikeda ha acquisito un’ottima conoscenza anche di alcuni ingredienti italiani che riesce a mettere sapientemente al servizio del gusto giapponese, concedendosi ogni tanto qualche moderata sperimentazione. Accanto a lui, da un anno, il Sous Chef Takimoto che può vantare vent’anni di esperienza nella città di Osaka dove ha acquisito le regole base della cucina nipponica che rispetta fedelmente e applica rigorosamente. Il menu cambia due volte l’anno, in primavera-estate e in autunno-inverno: la stagionalità degli ingredienti e il loro armonioso accostamento, anche a livello cromatico e visivo, sono infatti valori fondamentali nella cucina giapponese; i piatti di maggior successo, anche se stagionali, entrano spesso nel menu che si arricchisce così di anno in anno.