Cambio al vertice delle Dimore storiche. Di seguito la nota su di Thiene.
L’Associazione Dimore Storiche Italiane – Adsi – ha annunciato oggi l’elezione a Presidente Nazionale, per il triennio 2019/2022, di Giacomo di Thiene, che succede a Gaddo della Gherardesca. Giacomo di Thiene, 49 anni, architetto, è specializzato nella tutela e nel recupero del patrimonio storico-artistico. Partner di una società attiva in particolare nel settore dell’edilizia storica, collabora su base continuativa con la Collezione Guggenheim e con alcuni Padiglioni Nazionali per l’allestimento delle Esposizioni Internazionali d’Arte e Architettura de La Biennale di Venezia; ha inoltre realizzato numerosi progetti per la valorizzazione di complessi monumentali, oltre che per la ristrutturazione di teatri in Italia e all’estero. È infine co-curatore dell’Archivio di famiglia conservato presso il Castello di Thiene (Vicenza). Già Vicepresidente, dal 2013 al 2016, e poi Presidente, dal 2016, dell’Adsi Veneto, nella responsabilità di Presidente Nazionale segue le orme di Gian Giacomo di Thiene, suo nonno, che fu uno dei fondatori nonché primo presidente nazionale dal 1977 al 1986. Giacomo di Thiene ha commentato: “È un grande privilegio, e al tempo stesso una grande responsabilità, essere guida e portavoce dell’Associazione che raccoglie i custodi di una parte così rilevante del patrimonio culturale nazionale. Gli immobili storici di proprietà privata, protagonisti di una storia plurisecolare in cui hanno svolto via via funzioni diverse, sono ancora oggi ben conservati perché utilizzati nella maggior parte dei casi da famiglie che li abitano e custodiscono: devono tuttavia trovare un nuovo ruolo, in un contesto fortemente mutato nell’ultimo secolo e messo a dura prova dalla crisi economica ancora in atto. È fondamentale quindi per noi promuovere la conoscenza di queste realtà e la consapevolezza della complessità della tutela di questi beni culturali. Il nostro obiettivo è lavorare a fianco delle istituzioni per identificare strumenti che facilitino la conservazione degli immobili storici, perché possano divenire sempre più poli di attrazione – culturale, artistica, enogastronomica, turistica – per i loro territori di riferimento, in modo da incrementare le ricadute positive, anche in termini di occupazione ed indotto, di questa risorsa unica, non replicabile e non delocalizzabile, del nostro Paese”.
Nata nel 1977, conta attualmente circa 4.500 soci e rappresenta una componente significativa del patrimonio storico, artistico e architettonico del nostro Paese. L’Associazione promuove a livello nazionale e locale, attraverso le sue sezioni regionali, attività di sensibilizzazione per favorirne la conservazione, la valorizzazione e la gestione, affinché tali immobili, possano essere tutelati e tramandati alle generazioni future nelle condizioni migliori. Questo impegno è rivolto in tre direzioni: verso i soci stessi, proprietari dei beni; verso le Istituzioni centrali e territoriali, competenti sui diversi aspetti della conservazione; verso la pubblica opinione, interessata alla tutela e valorizzazione del patrimonio culturale.