Presentazione a Milano dello Champagne Dom Pérignon Vintage 2002 Plenitude 2 con l’atmosfera e la magia dello chef spagnolo Paco Roncero, due stelle Michelin, noto anche per l’enogastronomia emozionale del Sublimotion.
Sotto un cielo stellato, in un atmosfera da sogno, il viaggio nella cosmogonia dello Champagne Vintage 2002 – Plénitude 2 al Salone dei Tessuti di Milano, ha offerto un’esperienza intima, di scoperta e conoscenza, esaltata dal menù elaborato da Roncero, chef e direttore esecutivo dell’Nh Collection Casino de Madrid e del suo ristorante La Terraza del Casinò, due stelle Michelin. Roncero ha “indagato” il rapporto tra tempo e spazio, attraversando tanto l’universo e le sue componenti quanto le caratteristiche che definiscono Vintage 2002 – Plénitude 2. La prima parte della cena è stata dedicata ai Satellites (Satelliti di formaggio Marjorero e cioccolato), le Meteorites (Rocce spugnose di sesamo nero e miso) e i Black Holes (Olive nere reinventate), mentre la seconda parte si è concentrata su The Origins (Cupola di lava con mini verdure e Carpaccio d’astice con brodo di canocchie), Elevation (Spalla di capretto cotta nella cenere con mojo e patate delle Isole Canarie) e On The Moon (“Luna nitro” di cocco e frutto della passione).
“Dom Pérignon è concepito per confrontarsi col tempo e la sua metamorfosi è ciò che rende questo Champagne uno dei vini più complessi mai realizzati. Grazie al Tempo, la Plénitude 2 rivela tutta la complessità di Dom Pérignon e lo eleva alla sua seconda vita – ha dichiarato Valeria Righetti, Senior Brand Manager di Dom Pérignon Italia – La Maison da sempre ispira e si lascia ispirare dalle stelle della gastronomia mondiale e siamo molto felici che Paco Roncero abbia voluto interpretare le potenzialità espressive del Vintage 2002 – Plénitude 2 accompagnandoci in un viaggio nell’universo del fine dining”.
Dom Pérignon è sempre Millesimato e nasce esclusivamente dalle uve raccolte in una singola annata. Sono richiesti non meno di otto anni di paziente elaborazione perché si raggiunga quell’ideale estetico che rappresenta la cifra stilistica della Maison sin dalla sua nascita. Nell’oscurità delle cantine, all’interno delle bottiglie, il vino compie una trasformazione attiva sui lieviti, raggiungendo l’Armonia che da sempre ne caratterizza l’identità. È completo, tattile, senza soluzione di continuità. Per ogni Millesimato, fin dal suo concepimento, un numero limitato di bottiglie viene messo da parte nelle cantine, predestinato a una più lunga maturazione. Beneficiando di questa maggiore quantità di tempo, l’attività all’interno della bottiglia aumenta. I lieviti trasmettono la propria energia al vino… conferendogli una nuova e affascinante vita. Dopo 15 anni di riposo, l’espansione dell’energia raggiunge il suo picco e Dom Pérignon arriva a un apice di vitalità essenziale e radiosa nel suo stato di Plénitude. Elevato a nuove altezze, si dispiega in tutte le dimensioni – più ampio, più profondo, più lungo – dotato di una nuova longevità estesa. È preciso, intenso, vibrante. Dom Pérignon fa parte del gruppo Lvmh.