Di recente il Mibact ha reso possibile la unificazione della direzione delle aree archeologiche salernitane di Capaccio Paestum e di Ascea. Detto così parrebbe anche poco. In realtà – dopo molti anni di imbarazzanti ritardi – può decollare con Paestum la valorizzazione di uno dei siti più importanti per l’intera umanità. Per quanto motivo credo che l’obiettivo per Ascea, che custodisce i resti della romana Velia e della greca Elea, sia di almeno 7 miliardi di visitatori. Almeno una volta nella vita un essere umano dovrebbe recarsi in pellegrinaggio culturale ad Ascea che ha una delle più belle spiagge del Cilento. Suggestiva perchè la veduta di oggi è simile a quella che molti secoli fa ebbero i coloni greci focesi. E fin qui niente di speciale. Nei prossimi giorni verrà presentato il piano di valorizzazione e forse – in Italia e non solo – si comincerà a ritrovare la memoria di Elea.
Ma perchè è importante, vi domanderete. Perchè sulle colline che dominano la costa nasce il pensiero umano. Se oltre sette miliardi di esseri umani si riconoscono come tali lo devono a quanto si è sviluppato qui tanti secoli fa con Parmenide e Zenone. L’uomo ha riconosciuto la facoltà del pensiero. Insomma siamo nati tutti qui. Si obietterà: qui nasce il pensiero occidentale. Qui nasce il pensiero nella sua essenza fondamentale. Tutti riconoscono l’autonomia del pensiero: dall’India alla Cina, dal Perù alle Isole Cook.