Pompei simbolo della Rinascita italiana. E’ stato nominato ufficialmente il nuovo direttore. Sarà erede di Amedeo Maiuri e Olga Elia, raccoglierà il testimone da Massimo Osanna oggi alla guida dei Musei. Raccoglierà anche i frutti dell’impegno di due ufficiali generali dei Carabinieri, Giovanni Nistri (già comandante dell’Arma) e Luigi Curatoli, che hanno guidato il risanamento e rilancio di Pompei con le risorse del Programma Ue. E’ Gabriel Zuchtriegel vincitore della gara gestita dalla commissione Mibac guidata da Marta Cartabia (oggi ministro della Giustizia). La commissione ha proposto una terna al ministro Dario Franceschini all’interno della quale la scelta è caduta sul giovane direttore dell’area archeologica di Paestum-Velia, che ospita da molti anni anche la Borsa internazionale del turismo archeologico (Bmta).
Pompei rappresenta oggi la nuova frontiera dell’Italia. La Soprintendenza ha autonomia finanziaria e una vasta giurisdizione abbracciando Castellammare (Ville di Stabia), Torre Annunziata (i due siti di Oplonti, di cui uno solo, peraltro spettacolare, è accessibile al pubblico), Boscoreale che costituisce una bacino di straordinarie potenzialità vista la molte di antichità ancora sepolte. Torre del Greco con Villa Sora. La Reggia di Quisisana e la Polveriera borbonica. Il sito protostorico di Poggiomarino (Longola) e lo spettacolare Castello di Lettere che domina la Piana tra i Monti lattari, il Vesuvio e Napoli.
Un patrimonio straordinario, con oltre quattro milioni di visitatori l’anno, che abbraccia un arco di storia millenario sotto un’unica giurisdizione. E con potenzialità enormi in termini di ricerca, di scoperta di nuove testimonianze (immenso il patrimonio ancora sepolto) e di valorizzazione a fine di turismo culturale ed emozionale.
Perno di questo complesso sistema la reggia di Quisisana per la quale insigni archeologi come Giuliano Volpe e lo stesso Osanna insieme con Maria Luisa Catoni si sono adoperati per costituire la Grande scuola italiana di archeologia nel solco della eredità di Amedeo Maiuri.
Pompei sito Unesco simbolo di riscoperta e rinascita dopo la distruzione nel 79 dopo Cristo, culla dell’archeologia moderna. E oggi ancor di più simbolo della ripartenza on solo italiana ma europea e mondiale. Nel segno della cultura che unisce come Humboldt e Goethe hanno insegnato.