Balsamico e non solo sotto attacco. Dopo la debacle accusata per le etichette a semaforo – con la costituzione della Grande alleanza in Europa e l’indebolimento marcato della posizione italiana – c’è un’altra minaccia all’orizzonte che rischia di far perdere il sonno al neoministro Patuanelli.
La Slovenia – si legge in una nota di Radiocor – attraverso una norma tecnica nazionale, cerca di aggirare il sistema di tutela delle Dop e Igp: il Governo sloveno ha notificato alla Commissione europea una norma tecnica nazionale in materia di produzione e commercializzazione degli Aceti che, oltre a porsi in netto contrasto con gli standard comunitari e con il principio di armonizzazione del diritto europeo, cerca di trasformare la denominazione “aceto balsamico” in uno standard di prodotto.
“Secondo la nuova norma slovena, in fase di valutazione a Bruxelles – spiega il direttore del Consorzio dell’Aceto balsamico di Modena Igp, Federico Desimoni – qualsiasi miscela di aceto di vino con mosto concentrato si potrà chiamare, e vendere, come ‘aceto balsamico’, mortificando la tradizione e degli sforzi fatti dai produttori delle eccellenze modenesi che lo hanno reso famoso nel mondo”.
Secondo i vertici del Consorzio, l’attacco è tanto più preoccupante perché “è diretto all’intero sistema agroalimentare di qualità europeo, al diritto dei consumatori ad un’informazione corretta e trasparente e degli operatori commerciali ad una concorrenza leale”. “Ci troviamo – riferisce all’Ansa il presidente del Consorzio di Tutela dell’Aceto Balsamico di Modena Igp Mariangela Grosoli – nuovamente di fronte ad una situazione che rischia di danneggiare non solo il comparto dell’Aceto Balsamico di Modena ma tutto il sistema delle Dop e delle Igp italiane. Sarà fondamentale, anche stavolta, fare leva sulla collaborazione delle Istituzioni: il Ministero Politiche Agricole, ed in particolare la Direzione Qualità, che ringrazio per il prezioso sostegno nella tutela del nostro settore, già direttamente coinvolta e al lavoro sul dossier”.