Top wine: bilancio 2020 difficile per l’Amarone, sfida sui prezzi al supermercato

L’Amarone della Valpolicella è stato finora uno dei prodotti di punta del vino d’eccellenza made in Italy sui mercati internazionali. In questi giorni ci sarà online il tradizionale confronto sul prodotto e sul settore. Un appuntamento di riferimento per l’intero settore del vino perchè l’Amarone costituisce un punto di riferimento per le produzioni top. Di seguito la nota che annuncia l’evento con le stime sul mercato. Rilevo che per l’Amarone, così come anche per il Barolo, sono stati registrati nella grande distribuzione organizzata (Gdo) prezzi di vendita al consumo nettamente bassi. E le polemiche non sono mancate sia in Veneto e sia in Piemonte.

Effetto Covid per i top 5 mercati della domanda di vino nel mondo. I 12 mesi 2020 restituiscono un mercato globale in profondo rosso ovunque, con il top buyer Usa in calo dell’11,1% e l’emergente domanda cinese che affonda a -26,7%, con Germania e Uk che perdono circa il 4% e il Canada a -0,9%.
In questo contesto, l’Italia limita le perdite e fa meglio della media mondo in aree chiave come gli Usa (-3,3%) e Germania (+1,1%). Sono i dati di base a fonte dogane elaborati da Nomisma Wine Monitor, sotto la lente alla Valpolicella Annual Conference, il nuovo evento 100% digitale del Consorzio di tutela in programma venerdì 26 e sabato 27 febbraio con focus su mercati, politiche e strategie di posizionamento, ma anche tasting e approfondimenti sul futuro della denominazione, a partire dalla sostenibilità.
Secondo le anticipazioni di Nomisma Wine Monitor per il Consorzio, il merato italiano è riuscito a contenere le perdite (-2,9% nei primi 11 mesi a base Istat) grazie ad una parziale ma importante redistribuzione dei canali di vendita, con la rivincita della Gdo. E proprio il tema della multicanalità sarà al centro dell’appuntamento di apertura della due-giorni, dedicato al futuro commerciale del vino tra Gdo, horeca, e-commerce (26/2, ore 11.00).