Capofaro di Tasca di Almerita, una evasione di lusso a Salina. Come informa una nota dal 14 maggio, a Capofaro, il Faro si riaccende e – oltre ad illuminare la verde e rigogliosa isola – darà luce ad un nuovo capitolo di positività fatto di occasioni uniche e appuntamenti imperdibili. Dalla tavola sostenibile dello chef Gabriele Camiolo, che prende da quest’anno la guida della Locanda, al nuovo e spettacolare Capofaro Wine Bar – l’unico sull’isola – fino ai rivitalizzanti corsi di Yoga e Pilates.
Il 2021 è l’anno che segna, per Tasca d’Almerita, l’inizio del conto alla rovescia per il duecentesimo anniversario dalla sua fondazione, previsto nel 2030 e rappresenta anche un importante “cambio di passo e prospettiva” a Capofaro – struttura associata a Relais&Chateaux dal 2017 – con l’arrivo di Antonella Puglisi, nuova general manager della struttura.
Le 27 suites e camere di Capofaro, poste nelle tipiche dimore eoliane che puntellano la tenuta, sono sommerse dalla Luce eoliana e dalla Brezza mediterranea dell’Isola. Ma 6 di loro hanno un “sapore” molto particolare, perché ricavate dirattamente nel corpo dell’ antico faro e nei suggestivi spazi originariamente occupati dall’alloggio del guardiano. Il Faro, leggermente defilato dal corpo centrale della tenuta, si affaccia sullo splendore del mare eoliano come una terrazza naturale. Ciascuna delle stanze è dotata di un giardino privato e di un ingresso indipendente e si ispira nel décor alle atmosfere isolane, tra colori naturali e materiali organici. La suite “Il Faro”, incastonata al centro del complesso, incanta i sensi con una vista mozzafiato sul mare e sul giardino. La posizione appartata del faro e i 56 mq della suite regalano agli ospiti un lusso discreto in un ambiente riservato e disteso.
Capofaro mira a dare vita a un sistema agroalimentare sostenibile e autosufficiente. Gli orti della tenuta forniscono da soli il 70% dei vegetali usati dallo chef; il grano antico adoperato per il pane e la pasta proviene da Regaleali, tenuta agricola madre e laboratorio di sostenibilità; gli sprechi sono sempre ridotti al minimo. Tutto questo sapere saper fare antico – e modernissimo al tempo stesso – sarà a disposizione di chi vorrà cimentarsi in esperienze culinarie con ingredienti e ricette della tenuta: Capofaro offre corsi residenziali di cucina naturale, visite guidate ai produttori e pescatori locali, per stimolare la curiosità e la consapevolezza alimentare durante il soggiorno.
Capofaro propone un’esperienza immersiva nella vinicoltura in compagnia dell’agronomo della tenuta. Il percorso comprende degustazioni sofisticate e interattive, abbinamenti sapienti dello chef e una cantinetta privata e personalizzabile con i consigli del sommelier. Per un soggiorno alla scoperta dell’isola vulcanica e delle sue declinazioni nei diversi micro-climi vinicoli delle contrade. Capofaro è prima di tutto una delle 5 tenute vitivinicole di Tasca d’Almerita, riferimento internazionale per la vinicoltura di terroir e insignita nel 2019 del riconoscimento Cantina Europea dell’Anno 2019 dalla rivista Wine Enthusiast. Come le altre tenute, anche Capofaro è coinvolta nel progetto SOStain, l’alleanza per la viticoltura sostenibile di cui Tasca d’Almerita è membro fondatore. La produzione vinicola e l’ospitalità sono così condotte secondo una concezione di sostenibilità a tutto tondo, non limitata alla riduzione degli impatti, ma che coinvolge tutti gli ambiti ambientali e sociali dell’ecosistema in cui l’azienda opera.
Dalla stagione 2021, la Vigna Anfiteatro di Capofaro, una conca verdeggiante e spettacolare posta nel cuore della tenuta, farà da sfondo naturale per quello che sarà uno dei più emozionanti Wine Bar del Mediterraneo: 50 etichette di grandi vini dalla Sicilia e dal resto d’Italia, serviti da un team di giovani sommelier guidato da Giulio Bruni.
La spiaggia privata “Lido Gharb” è a disposizione degli ospiti dal 4 giugno al 30 settembre.
www.capofaro.it