Top wine in Toscana significa – soprattutto nel Chianti – binomio tra vino, paesaggio e cultura. Presentazioni in questi giorni per il progetto italiano di Philippe Austruy, businessman francese che ha già investimenti importanti nel comparto vinicolo. Ora tocca alla Toscana e spicca anche l’accordo con la Galleria Continua, con attività in vari Paesi, per la promozione culturale (nella foto Sun Yuan e Peng Yu Teenager teenager). L’arte è da sempre il filo conduttore di tutti i progetti vitivinicoli di Austruy. Il progetto “Le Radici dell’Arte” prevede che ogni anno, seguendo l’alternanza delle stagioni del vigneto, un artista sia invitato a fare esperienza di questi luoghi e a creare un’opera in situ: installazioni in sintonia e in dialogo con i paesaggi e gli uomini che li modellano. Accolte nella magnifica Sala delle Volte della Tenuta, esse rappresentano un elemento di grande attrattiva per i visitatori, stimolati da esperienze artistiche che vengono continuamente rinnovate.
Classe 1949, nato a Parigi e figlio di medici, Austruy ha investito nel business dell’ospitalità privata. Da sempre grande appassionato di vino, all’età di cinquant’anni realizza il suo più grande desiderio acquistando la Commanderie de Peyrassol, la sua prima tenuta in Francia, nel cuore della Costa Azzurra. In seguito sono state acquisite altre proprietà: da La Bernarde in Provenza, a Château Malescasse nell’Haut Médoc, passando per Quinta Da Côrte nella Valle del Douro in Portogallo, fino ad arrivare a Casenuove.
Situata in Toscana, nei pressi di Panzano in Chianti nel cuore del Chianti Classico, Tenuta Casenuove, diretta da Alessandro Fonseca, si estende su una superficie di 120 ettari. Austruy acquista la proprietà nel 2015. In questi giorni, presso Giacomo Arengario, sono stati presentati i vini Chianti classico 2018 e 2017, il Cianti classico Riserva 2018 e Ziik 2020 Rosè. Insomma, Casenuove inizia a muoversi sul mercato italiano con prodotti (Sangiovese in prevalenza) votati nettamente all’eleganza.
Nel 2016 inizia la prima fase dell’opera di restauro dei vigneti di Tenuta Casenuove. Sono stati re-impiantati – come si legge in una nota – un ettaro e mezzo di Cabernet Franc, un ettaro e mezzo di Cabernet Sauvignon e due ettari di Sangiovese, rendendo quest’ultima la varietà principale per superficie vitata presente in azienda. La seconda fase di ristrutturazione si è focalizzata ancor maggiormente sullo studio pedologico dei suoli e del potenziale viticolo, ricercando cloni e vitigni autoctoni in funzione di una marcata volontà di valorizzare prodotti tipici del territorio di Panzano e del Chianti Classico. Ecco quindi che nel 2018 vengono integrate a Casenuove varietà quali Canaiolo, Colorino e Ciliegiolo.
Un’altra opera messa in atto in nome dell’innovazione e della volontà di esaltare le caratteristiche naturali del territorio – prosegue la nota della Tenuta – è il progetto Le Terrazze che consiste nel restauro dei terrazzamenti semi-abbandonati che scendono lungo la collina verso il fiume Pesa. Seguendo i principi di questa vera e propria “arte” (dal 2018 inserita nel Patrimonio culturale immateriale dell’umanità dall’Unesco), sono stati piantati vitigni autoctoni coltivati ad alberello lamolese, tipico e tradizionale del luogo.