Vino bio ed export nel Dna della cantina Muralia in provincia di Grosseto. La cantina fa capo a Chiara e Stefano Casali, conta nel complesso una superficie totale di 130 ettari a Roccastrada, nel cuore della Maremma Toscana, un limbo di terra adagiato sulle colline metallifere che si apre verso il mare, naturalmente protetto da un anfiteatro di altre colline e piccole montagne. I terreni – come si legge in una nota – sono suddivisi in diverse colture: 14 ettari a vigna, 8 a oliveto ed i restanti a vivaio specializzato.
La coltivazione delle viti avviene a diverse altitudini: al Poggiarello, 100 metri sul livello del mare e a Sassofortino, a 350/450 metri, sulla costa orientale del Sassoforte, un antichissimo vulcano spento che la lasciato nel suolo tracce profonde della sua attività.
I vitigni coltivati a cordone speronato e guyot sono principalmente Sangiovese e Syrah, ed in via residuale Merlot, Cabernet Sauvignon e Viognier. Chiara e Stefano sono soci della Federazione italiana Vignaioli Indipendenti dal 2009. Muralia dal 2018 ha ottenuto la certificazione Bio. L’età dei vigneti: parte bassa 18 anni; parte alta 25/30 anni.
I prodotti: Muralia IGT Toscana rosso; Altana Dop Maremma Toscana rosso; Babone Dop Maremma Toscana rosso; Manolibera IGP Toscana rosso; Chiaraluna IGP Toscana Viognier; Corbizzo IGP Toscana Rosato.
La produzione oscilla tra 65mila e 90mila bottiglie l’anno.
Vendite per il 90% all’estero, con garanzia Sace: Stati Uniti, Cina, Corea del sud, Europa (ad esclusione di Francia, Spagna, Portogallo e Grecia). Apprezzabile la quota di vendite online, Stefano riferisce in particolare del successo in Svizzera e in Svezia attraverso il modello wine club servito online. Negli Usa l’azienda è particolarmente soddisfatta dei risultati nelle aree West Coast e Miami. Ben apprezzata anche la presenza in Corea del Sud.
Muralia svolge poi attività di ristorazione e wine tourism, disponibili 10 appartamenti da 50 a 106 metri quadrati e in questo caso se ne occupa Chiara. L’agriturismo è ospitato nel casale del Poggiarello. Particolarmente apprezzata la scuola di cucina tradizionale toscana.