IntesaSanpaolo, gruppo bancario leader che dimostra una fortissima vocazione green, sta salvando il vino italiano, con gli accordi di area finalizzati alla valorizzazione delle cantine. Miliardi di bottiglie giacciono nelle cantine e la tenuta del settore, che sconta gravi difficoltà sul fronte dell’export, dipende in buona parte dalla liquidità assicurata dalla valorizzazione degli stock. Di seguito l’ultimo accordo siglato in ordine di tempo con l’area strategica della Franciacorta.
Utilizzare le scorte di vino come garanzia per ottenere nuove linee di credito. È questo uno dei punti qualificanti dell’accordo di collaborazione siglato a Erbusco, cuore della Franciacorta, tra IntesaSanpaolo e il Consorzio Franciacorta, finalizzato a rafforzare l’accesso al credito delle aziende della filiera vitivinicola in questa fase di grande complessità. Le imprese che producono le celebri ‘bollicine’, si legge in una nota, potranno usufruire di un supporto nei processi di innovazione, digitalizzazione, internazionalizzazione, export, crescita, gestione e valorizzazione dei magazzini attraverso specifici strumenti e risorse finanziarie, con un’offerta dedicata di linee di credito e finanziamenti, anche di finanza agevolata, e la messa a disposizione di specifici plafond per investimenti con impatto positivo sulla sostenibilità. In particolare, l’accordo prevede l’accesso al “pegno rotativo”, che consente di effettuare una valutazione delle scorte di vino da affinamento e di convertirle in garanzie utili per ottenere nuove linee di credito, rendendo ‘liquido’ un patrimonio commercializzabile solo a distanza di anni. “Il vino che si affina in cantina diventa un attivo nel bilancio dell’azienda: un’idea semplice, ma che richiede una banca che voglia assumersi il rischio, un partner affidabile come il consorzio e il coraggio dei nostri produttori che comprendono come l’unica via praticabile sia continuare ad investire in digitalizzazione, nuovi strumenti di lavoro, formazione e comunicazione”, ha commentato Tito Nocentini, direttore regionale Lombardia di Intesa. “Grazie al sostegno di Intesa Sanpaolo con l’introduzione del pegno rotativo le cantine che hanno in giacenza prodotti di lungo affinamento, come è il Franciacorta, potranno finanziare il magazzino a condizioni favorevoli”, ha detto il presidente del consorzio, Silvano Brescianini.