Bari turistica: quasi 5 milioni per Via Sparano, tanti soldi ma quali obiettivi e risultati?

A Bari in questi giorni ci si infiamma sul restyling di Via Sparano. Un progetto c’è. Il sindaco Decaro invita a far presto per non perdere fondi per circa 4,7 milioni di euro. Tanti soldi in un periodo come quello che attraversiamo. Il dibattito si incentra sulle palme che oggi adornano la strada simbolo del centro cosiddetto murattitano del capoluogo pugliese che si affianca al centro più antico, a ridosso del mare, la cosiddetta Bari vecchia. Palme sì, palme no. Ricordo che Bari è città a vocazione turistica crescente, polo crocieristi da oltre 500mila passeggeri l’anno (Brindisi è in caduta verticale) e tra i principali scali dell’Adriatico, sede del principale scalo aereo pugliese. La città dovrebbe forse consolidare le sue potenzialità turistiche, visto anche il fatto che è punto di riferimento nel mondo con San Nicola. Si stanno liberando o sono state già dismesse cubature immobiliari molto importanti in città. Il centro murattiano è il cuore commerciale della città a ridosso del mare è molto bello dal punto di vista architettonico, nonostante fratture dovute a moderne ristrutturazioni. Insomma, più che alle palme, che sarebbe meglio lasciare al proprio posto, sarebbe meglio guardare a un riassetto complessivo dell’area a vocazione turistica. Circa 5 milioni di euro sono tanti soldi se spesi bene. Meglio sarebbe un progetto complessivo dell’area che ne valorizzi al massimo le potenzialità turistiche e di fruibilità per visitatori e cittadini, prolungamento ideale di quanto fatto per Bari vecchia. Ci vuole tanto? Forse anche molto poco, se si raccordano le iniziative con il polo culturale-archeologico di Bari vecchia e con le aree dismesse dal Demanio e dalle Forze armate. Insomma, guardiamo oltre con quel “cannocchiale” che ispira i progetti per Via Sparano e valorizziamo al massimo le abbondanti risorse una volta che ci sono.