Paradossi: pronti solo ora 15 milioni Mibact per la promozione Expo, ma l’Enit è paralizzato

L’Enit è da mesi paralizzato. In stallo il nuovo statuto. In alto mare la ventilata fusione con l’Ice, mai ben vista dal ministro Franceschini. Insomma, l’ente che dovrebbe promuovere l’Italia sui mercati turistici mondiali – nel momento migliore per il turismo straniero nel nostro Paese – vive da molti mesi con i fondi che bastano appena per mandare avanti la macchina, circa 18 milioni, sui quali sono stati fatti anche dei risparmi.  Come sempre accade in Italia, non mancano i paradossi. Come si sussurra nei corridoio del Ministero ci sarebbe la disponibilità da pochi giorni presso la direzione generale turismo dei Beni culturali – e quindi a cascata dell’Enit (che al Mibact fa capo) – di un pacchetto di risorse che proviene dai fondi di Palazzo Chigi per l’Expo. Ma non ci si poteva pensare prima? Un pacchetto di risorse così importante – si vocifera negli uffici –  andava reso disponibile molti mesi fa. Sarebbe servito a dare slancio alle iniziative dei tour operator collegate all’Expo. Sarebbe forse anche servito – si vocifera – a creare sulla stampa internazionale una più ampia e continua informazione sull’Esposizione universale.