Bagnoli accelera con il nuovo program manager

Il piano per il risanamento e il rilancio dell’ex area siderurgica di Bagnoli (Napoli) si affida ad un manager partenopeo, Pietro Spirito, esperto e docente universitario di logistica e trasporti, che lascia così il vertice dell’Interporto di Bologna. Spirito conosce tra l’altro bene Bagnoli perchè da giovane ha abitato a poca distanza dallo stabilimento. Lo attende una sfida molto impegnativa – accanto al vertice che guida l’intera operazione –  sulla quale il Paese si gioca molto. Una sfida impegnativa perchè in altre aree progetti simili sono stati realizzati. Un parallelismo, certo non pienamente calzante, può essere delineato con l’operazione Bicocca, ossia l’area ex Pirelli,  che negli anni è stata poi apripista e volano della Nuova Milano, un percorso che ha avuto una tappa di livello mondiale con l’Expo 2015. Così Bagnoli, per Napoli e per il Paese. Le polemiche non mancano. Il sindaco partenopeo Luigi De Magistris ha espresso a più riprese le sue critiche di merito e di metodo sull’operazione Bagnoli. L’area flegrea ha potenzialità eccezionali. Le recenti mosse di colossi multinazionali come Apple e Cisco testimoniano una fiducia che non va delusa. Di partite aperte ve ne sono molte, dal recupero del Rione Terra di Pozzuoli che sta diventando un modello di rinascita sull’onda del turismo di qualità e della valorizzazione di un patrimonio archeologico e culturale sconosciuto anche a tanti residenti, alla riorganizzazione del quartiere militare dopo il riassetto delle forze Usa e Nato. L’economia digitale, con la sua forza trasversale, può essere uno dei cardini del programma, insieme naturalmente al riassetto urbanistico e ambientale. Economia digitale, cultura, turismo, ricerca scientifica, nuova imprenditorialità. L’auspicio è che Bagnoli diventi un modello di rivitalizzazione di un’area industriale dismessa che faccia scuola nel mondo.